Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, come già promesso in campagna elettorale ha preso a cuore le sorti di una ditta che lui stesso definisce "in attivo" e non si spiega il perché di quanto stia accadendo. Sono gli operai stessi al suo arrivo ad esprimere le loro perplesità su quanto stia accadendo attorno. "Dalla fine dello scorso anno - dichiarano gli operai della Seves - abbiamo subito la cassa integrazione, 800 euro che, nei piani di bilancio, si intendono estesi sino al settembre 2010.
Ad agosto sono stati portati via gli stampi -proseguono - che al pari del forno costituiscono il cuore pulsante di una vetreria". Renzi si assume l'onere di fare il tramite con la dirigenza, ma "il sindacato è un'altra cosa" spiega ai presenti. L'incontro di poco più di un'ora vede il sindaco molto propositivo, tanto che prospetta tempi brevissimi nei quali tornare sulla vicenda "sarà mia premura aprire un dialogo anche con le banche e con quanti possano contribuire a rimettere in sesto questa situazione".
Gli operai smentiscono alcuni passaggi emersi dalle parole di Renzi: "mi hanno detto - riporta il primo cittadino - che la manutenzione degli impianti è regolare" ma i meccanici non ci stanno e ribattono "da gennaio chi era alle officine è stato messo a verniciare i mattoni, se siamo lì non siamo alla manutenzione". Altra nota negativa sono le defezioni che si susseguono anche tra il personale più necessario, posti di rilievo nella sicurezza e nella supervisione tecnica, così si esprimono gli operai: "non stanno trattenendo nessuno, l'impressione è che, se anche si ripartisse un giorno, lo si farebbe senza più avere ruoli di riferimento per competenza e professionalità". "Vi sono vicino - dice Renzi agli operai - ma non ringraziatemi, stiamo solo cercando di dare una risposta ad una situazione che come voi interessa molto il nostro territorio" intanto le problematiche attuali circa il piano aziendale sono state portate all'attenzione dell'azienda, così come le intenzioni del sindaco di non fermarsi ai semplici convenevoli, il tutto scritto su un foglio che non si trova al momento di congedarsi "è rimasto su - dice Renzi - bene così, lo useranno come promemoria, noi sappiamo cosa vogliamo e dobbiamo fare". di Antonio Lenoci Nella foto il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi, questa mattina alla Seves.