“Mantenere viva l’attenzione sulle sorti della Seves, è quello che chiedono i dipendenti dello stabilimento”. E’ quanto ha detto la presidente della Commissione lavoro in Palazzo Vecchio Stefania Collesei che stamani insieme agli altri componenti ha incontrato le rappresentanze sindacali unitarie durante una riunione tutta dedicata a fare il punto della situazione con l’rsu della Seves, azienda, situata a Castello, che produce mattoni in vetro e occupa 175 dipendenti dei quali 110 sono attualmente in cassa integrazione ordinaria. Al centro della vicenda la vertenza iniziata il 2 dicembre scorso quando l’azienda comunica all’associazione industriali la propria situazione critica e propone la cassa integrazione straordinaria, che dopo le proteste sindacali diventerà una cassa integrazione ordinaria. “I lavoratori – ha detto la Collesei - chiedono alle istituzioni di vigilare sull’accordo del 3 giugno scorso tra l’azienda, la Provincia e il Comune di Firenze che prevedeva la riduzione dello stock di magazzino, il rifacimento del forno fusorio e la seguente ripartenza della produzione.
Le piastrelle di vetro cemento prodotte nello stabilimento di Firenze infatti appartengono ad uno standard di “alta gamma” qualitativa, che ha permesso negli anni scorsi di fornire il materiale per la realizzazione della torre di Hermés a Tokio, progettata dall’architetto Renzo Piano. “Occorre salvaguardare il lavoro dei 175 dipendenti, della produzione di qualità, perciò è necessario che sia tenuto fede agli impegni sul rifacimento del forno fusorio in autunno e la ripresa della produzione all’inizio del 2010, occorre superare il momento di crisi aziendale e congiunturale legato anche alle difficoltà del mercato dell’edilizia – ha dichiarato Stefania Collesei - l’impegno della Commissione è di monitorare da vicino gli sviluppi della vicenda anche stimolando la Regione Toscana all’utilizzo dei fondi per l’innovazione”.
(lb)