Livorno Milan finisce 0-0. Gli amaranto non hanno dimostrato alcun timore reverenziale verso l’avversario più blasonato, hanno affrontato il Milan a viso aperto, mostrando a tratti un bel calcio spumeggiante con Candreva in gran spolvero, assolutamente immarcabile per i rossoneri. Il Livorno si presenta in campo con i quattro difensori un centrocampo a rombo con Mozart vertice basso, Pulzetti e Moro agli esterni e Candreva rifinitore per le due punte Lucarelli e Tavano. Il primo tempo è stato di marca amaranto che hanno creato molto gioco per Lucarelli.
All’11’ e al 18’ Lucarelli di testa sfiora il palo a Storari battuto. Ma l’occasione più ghiotta è stata al 33’ con Candreva che prima su punizione chiama Storari alla deviazione di pugno, l’azione continua la palla torna al centrocampista amaranto che ci riprova e anche stavolta Storari si salva di pugno, sulla respinta arriva Raimondi e il suo tiro è deviato in corner. Per il Milan nel primo tempo si segnala solo un contropiede nato da un rilancio lungo della difesa che porta Pato al vertice sinistro dell’area piccola, sul tiro del brasiliano De Lucia è attentissimo. Nel secondo tempo il Livorno dimostra subito di essere tornato in campo con il piglio giusto, e già al 4’ colleziona una palla goal con Moro il cui tiro è deviato in corner.
Al 10’ Leonardo inserisce Pirlo e Indaghi per Huntelaar e Ronaldinho. Il Milan inizia il forcing alla ricerca della rete del vantaggio ma la difesa amaranto dimostra di poter contrastare gli avversari efficacemente. Il Milan colpisce una traversa al 15’ su punizione con Pirlo. La panchina amaranto corre ai ripari e inserisce forze fresche con Filippini e Bergvold per Moro e Mozart (bel debutto il suo). Al 20’ Pato intercetta un pallone e lancia in area Inzaghi, De Lucia è bravissimo in uscita a deviatre il tiro in corner.
Nonostante il Milan pressi il Livorno non rinuncia a attaccare e in contropiede prova a fare male. Il match termina al 49’ con il Livorno in avanti. Gli amaranto questa sera non solo ottengono un punto pesante, ma escono dal campo con la convinzione che la squadra c’è e che potrà dire la sua in questo campionato.