Monitorare un acquedotto o una discarica, videosorvegliare una chiesa, leggere i contatori a distanza, dotare gli escursionisti di sistemi informatici portatili per non perdersi nei boschi, comunicare in tempo reale una frana che ostruisce una strada, fornire un servizio di telecardiologia a pazienti che vivono lontani da ospedali, collegare in videoconferenza scuole in posti disagiati con scuole d´eccellenza nelle grandi città, consentire banda larga e digitale terrestre anche nelle baite dentro le foreste o nelle villette vicino ai prati, aiutare le imprese montane a promuovere e commercializzare al meglio i loro prodotti, sperimentare forme di telelavoro, delocalizzare attività produttive e consentire così, a chi sceglie di vivere in ambienti sereni, di non restare tagliato fuori dalle opportunità di lavoro.
Sono alcune fra le molte opzioni possibili, in un futuro non lontano, grazie a un protocollo d´intesa sottoscritto, in Regione, fra tre soggetti che hanno stretto un patto per sostenere progetti di innovazione organizzativa e tecnologica a servizio dei territori montani della Toscana. di Roberto Onorati