Dallo sviluppo dei servizi telematici delle amministrazioni comunali alla assistenza medica a distanza, dalle gare di appalto on line alle opportunità di telelavoro, dalle nuove possibilità di partecipazione dei cittadini alla vita delle loro istituzioni fino alla creazione di spazi sicuri su Internet per i minori. Sono solo alcuni degli ambiti di impegno e di investimento su cui sta lavorando il governo regionale nell'ambito delle sue politiche per lo sviluppo dell'e-government e della società dell'informazione.
Progetti, iniziative, strategie che assumono un particolare rilievo per le realtà della montagna toscana: e proprio questa è la sfida della Regione Toscana, che su questo terreno ha deciso di destinare alle comunità montane oltre 5,5 milioni di euro, risorse a cui vanno aggiunti i f orti investimenti attivati per la copertura della banda larga e per altre iniziative definite da specifici protocolli di intesa sul welfare e sull'integrazione scolastica. Risorse e opportunità che saranno illustrate da un tour in tutte le comunità montane che il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli comincia oggi – con la prima tappa presso la comunità montana Amiata-Val d'Orcia – per proseguire nei prossimi due mesi.
«Un lungo percorso necessario per tentare un bilancio delle iniziative e delle realizzazioni sul piano dell'e-government, della semplificazione, dei nuovi diritti di cittadinanza», spiega Federico Gelli, che questa mattina, presso la sede dell'Uncem Toscana, ha illustrato le iniziative del governo regionale. «Le nuove tecnologie dell'informazione sono in grado di incidere con forza sulla qualità della vita di ciascuno di noi e sulla stessa competitività dei nostri territori. Anzi, rappresentano una straordinaria opportunità proprio per i nostri territori più disagiati o più penalizzati in termini di infrastrutture e di possibilità economiche.
Per la montagna sono una grandissima occasione per far vivere e rilanciare presenze umane e possibilità di lavoro».
Gli impegni della Regione riguardano tra l'altro il completamento della copertura della banda larga su tutto il territorio regionale – presupposto indispensabile per l'abbattimento del “digital divide”, cioè del divario nell'uso e nella capacità d'uso delle nuove tecnologie – lo sviluppo di reti quali quelli degli Uffici relazioni con il pubblico e degli Sportelli unici per le attività produttive, il finanziamento di telecentri per il lavoro, il supporto alla programmazione locale e alla formazione.