“Amo la Toscana un luogo magico e unico al mondo. E per motivi anche personali cerco ogni occasione per passarci un po’ di tempo”. Così dichiara il M° Ashkenazy alla vigilia del suo concerto sabato 25 luglio agli Incontri in terra di Siena, il festival nel quale è stato ospite già due anni fa. E si prepara a passare un periodo anche sulle coste della Toscana, visto che la nuora – moglie del figlio Vovka anche lui pianista -è fiorentina. Il prossimo 25 luglio si avrà la fortuna di vederlo dirigere una formazione “molto brillante” - sono parole del Maestro - l’Orchestra di Padova e del Veneto.
In programma: Sinfonia n.1 in re maggiore 'Classica' op. 25 di Prokofiev, Verklärte Nacht, op. 4 di Arnold Schoenberg, e Aubade per pianoforte, 18 strumenti e tre danzatori di Francis Poulenc. Questo ultimo brano Ashkenazy lo dirige per la prima volta e lo ha pensato proprio per l’Orchestra di Padova e del Veneto, perché ritiene che possa mettere in risalto le alte qualità dei musicisti che la compongono. “Ci tengo molto a riportare alla luce Aubade (Alba) che Poulenc ha scritto per un organico molto particolare,in un momento difficile della sua vita ”.