"Convivenza, Contaminazione, Creativita', parole piene di significati positivi ma che oggi sono scomode e che qualcuno cerca di far tacere. Il rock and rom, ci ha infiammato i cuori e ci ha ricordato che il dialogo tra culture diverse e' sempre possibile basta avere l'amore e la passione per sostenerlo". Con queste parole Piero Pelù ha commentato l'esperimento musicale di domenica 26 ottobre [nella foto di Giulia Naldini] che ha chiuso il Festival della Creatività e che lo ha visto sul palco con il gruppo rom Acquaraggia Drom in una produzione realizzata per i vent'anni del Rock Contest da parte del Festival della Creatività, Controradio e Assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Firenze.
Il concerto è stato un vero successo, sia per la quantità di pubblico (il padiglione Cavaniglia era completamente esaurito) che per l'entusiasmo con il quale il pubblico ha salutato questa originale "fusione" musicale. L'esperimento è sicuramente un indice del fatto che anche in momenti in cui la musica live accusa evidenti malesseri e in talune occasioni perdite significative di pubblico, i progetti originali o particolarmente "creativi" risvegliano l'attenzione e sono capaci di muovere grandi numeri.
Sono stati suonati in stile tzigano brani del repertorio di Piero Pelù quali “Tziganata”, “Lacio Drom”, “Bomba Boomerang”, “Toro Loco” e il più recente “Un Viaggio” dal quale giungevano le immagini di volti e persone rom riprese durante il making del video omonimo girato a Saint Maries de La Mer e rielaborate da Graziano Staino.
Gli Aquaraggia Drom hanno suonato e cantato con Pelù alcuni brani significativi del loro repertorio da “Fame da Lupo” a “Mafia”, al classico “Hoy Mama”, passando da una reinterpretazione de “il Vino” di Piero Ciampi.
Una festa in piena regola, vissuta innanzitutto sul palco: il feeling creatosi tra l'artista fiorentino e il quintetto rom è stato il catalizzatore e l'ingrediente principale della buona riuscita di questo interessante progetto.
Lo show multimediale ha coinvolto tutto il pubblico presente, trascinandolo in un viaggio virtuale attraverso tradizioni musicali lontane ed affascinanti.
Merito anche degli Acquaraggia Drom e delle loro atmosfere gioiose e scanzonate, dense di ritmi incalzanti e di suoni inusuali per lo scenario rock italiano come quelli della ciaramella, dello scacciapensieri, dell'organetto.
Un progetto originale ed unico, nato per vivere appena l’arco temporale di un concerto, ma che varrebbe invece la pena sviluppare.