Firenze, 22 maggio ’08- “E’ prevista nel DPEF che è in fase di approvazione, la riduzione dell’IRAP per le aziende di servizio alla persona. Questo provvedimento di cui discuteremo lunedì prossimo, potrà ripristinare una condizione di equità nel trattamento fiscale di diverse tipologie di imprese ed enti e riconosce al settore delle aziende di servizio pubblico alla persona, un ruolo importante per la preziosa attività di assistenza territoriale che da anni erogano” con queste parole Federico Gelli, vice presidente della Regione Toscana, ha preannunciato l’intenzione del Governo Regionale di tagliare l’IRAP per le aziende pubbliche di servizio alla persona, provvedimento che dovrebbe portare ad un beneficio fiscale per il sistema pubblico stimato in un milione di euro, durante il convegno dal titolo Le aziende di servizio pubblico alla persona organizzato a Firenze da Cispel Confservizi Toscana e ARET IPAB, le associazioni regionali delle aziende pubbliche toscane.
Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico) ha auspicato che “gli enti locali individuino nelle ASP il gestore dei servizi assistenziali.
L’agevolazione dell’IRAP ci aiuterà a fare meglio il nostro lavoro e a diventare un vero polo assistenziale diversificando i servizi di assistenza che sono sempre più necessari. La riforma del settore potrà dirsi compiuta quando le ASP diventeranno una vera utility per il cittadino, il quale troverà a sua disposizione un ente pubblico pronto a soddisfare i bisogni, con un’attenzione che viene da un bagaglio di storia e di assistenza che le ex-IPAB da sempre hanno avuto verso il tessuto sociale, facilitando i percorsi di assistenza.” Filippo Vannoni, presidente ARET IPAB (l’associazione regionale delle aziende di servizio alla persona) ha spiegato come “le ASP si candidano a diventare enti protagonisti dei futuri piani della non autosufficienza e disabilità, poiché rappresentano un punto privilegiato nell’impatto con l’utente ed i suoi bisogni, e rappresentano il modello organizzativo e assistenziale che l’ente pubblico è in grado di offrire in ambito socio-sanitario.
Il risparmio che le aziende otterranno con la riduzione dell’IRAP andrà a vantaggio direttamente degli utenti dei nostri servizi. Questa manovra avrà un impatto significativo – ha continuato - per i soggetti che operano nell’ambito assistenziale, anche perché la componente del costo del lavoro incide in maniera significativa sul valore della produzione, essendo il numero e la qualifica del personale fondamentale per l’assistenza alla persona. La Legge Finanziaria 2006 aveva previsto che le Regioni potessero estendere le agevolazioni IRAP previste per le ONLUS anche al settore delle aziende di servizio pubblico alla persona e questa manovra – ha affermato Vannoni - sarà utile soprattutto alle aziende più piccole, che operano con personale proprio, non in regime di appalto.”
Il convegno è servito a fare il punto sullo stato di attuazione della Legge Regionale 43 del 2004 con cui la Regione Toscana ha riformato il sistema delle ex-IPAB in Toscana.
“A quasi 4 anni dalla riforma – hanno spiegato De Girolamo e Vannoni - rimane ancora molto da fare. La Legge ha trasformato i vecchi istituti di pubblica assistenza e beneficienza in aziende di servizio alla persona, un soggetto giuridico di diritto pubblico con autonomia statutaria, contabile e gestionale che opera senza fini di lucro. Gli Istituti di pubblica assistenza e beneficienza sono stati di fatto assimilati impropriamente agli altri enti pubblici ma oggi molte aziende di servizio alla persona si trovano ad operare in concorrenza sul libero mercato con i privati.”
Il settore delle Aziende pubbliche alla Persona in Toscana: 34 aziende di servizio alla persona; 1.000 anziani assistiti.
Quasi 1.000 dipendenti (tra dipendenti diretti delle aziende e collaboratori attraverso cooperative). Le aziende di servizio alla persona (ASP) sono state riformate dalla Legge regionale 43 del 2004 che ha trasformato i vecchi Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficienza (IPAB) in aziende di diritto privato, che erogano prevalentemente servizi di assistenza agli anziani non autosufficienti e autosufficienti. L’accesso a queste strutture pubbliche è gestito direttamente dai Comuni attraverso delle graduatorie.
Queste aziende gestiscono ampie residenze e immobili anche perché, soprattutto in passato, beneficiavano di molti lasciti di beneficienza.
Recentemente queste aziende hanno innovato e ampliato la gamma dei servizi agli anziani.