Venerdì 12 alle 21 presso il circolo Mcl “Il Boschetto”, in via di Soffiano.
Martedì 16 giugno alle 18:30 al circolo Arci “Cinque Vie”, in via delle Cinque Vie.
Infine, venerdì 19 alle 21 a Palazzo Vecchio.
Sono queste le tre date ed i tre luoghi avanzati dal comitato elettorale “Firenze con Giovanni Galli sindaco” per i faccia a faccia fra i due pretendenti a Palazzo Vecchio.
“I faccia a faccia - informa una nota del comitato - saranno davanti alla gente, davanti alle telecamere e alla stampa: sarà un confronto, per dirla con lo slogan del candidato del Pd, 'a viso aperto'.
I cittadini potranno così ascoltare dalla viva voce di chi si candida a diventare sindaco di Firenze proposte concrete e impegni seri per rilanciare la città, non più parole vuote di contenuti e piene di tranelli in 'politichese'”.
"È scandaloso che Galli continui a rifiutare i confronti con Renzi su radio e televisioni, dove possono sentirlo tutti, mentre cerchi di rifugiarsi esclusivamente in piccoli circoli dove possono assistere solo in pochi. Si sente forse più protetto? Il fatto di poter avere una sua 'tifoseria' lo fa essere più sereno?".
Così Giacomo Billi, segretario del Pd cittadino, risponde allo staff di Galli.
"È arrivato il momento che Galli smetta di cercare continue scuse per non fare incontri con Renzi e si confronti a viso aperto con lui, proponendo il suo programma, le sue idee per Firenze. Noi siamo pronti a fare confronti anche nei circoli - continua Billi - e li abbiamo sempre fatti. Lui, invece, cerca di ridurre il confronto al minimo, cercando di coinvolgere meno persone possibili e portando i suoi sostenitori, sperando magari di buttarlo in rissa ed evitare così di parlare di progetti concreti per Firenze".
"Non vorrei che qualcuno gli avesse fatto venire dei dubbi sul suo programma" conclude Billi che invita "Galli a presentarsi ai media e confrontarsi punto punto perché i fiorentini vogliono sapere chi andranno a votare.
Utilizzare termini generici come 'sicurezza' e 'degrado' non basta più, adesso bisogna scendere nel dettaglio. Se si sottrae vuol dire che ha paura e non crede fino in fondo al suo progetto".