L’Udc con il 4,6% dei voti raccolti alle elezioni provinciali è il quarto partito nella Provincia di Firenze, alle spalle di Pd, Pdl, alla “meteora” Idv e davanti a Rifondazione comunista, Comunisti Italiani, Verdi, Lega, ecc.
Un risultato davvero positivo soprattutto se si pensa a quanto accaduto alla lista Udc in Comune a Firenze che rischiava seriamente di compromettere l’esito anche delle provinciali. Rispetto alle amministrative del 2004 (3,5%) la lista con candidato Presidente Federico Tondi ha ottenuto un incremento dell’1,1% mentre, rispetto alle politiche del 2008 (4,1%) è cresciuta dello 0,5%.
Tra i capoluoghi di Regione chiamati al voto per le Provinciali inoltre, la lista Udc in provincia di Firenze è seconda a livello nazionale solo a Napoli col 7,2% e ottiene una percentuale uguale a Torino, Bari e Venezia che partivano però da un dato delle politiche 2008 molto superiore a quelle del capoluogo toscano (Torino 5%, Venezia 4,7%, Napoli 5,5%.
Bari 7,2%). Infine a Torino, Milano, Venezia, Bologna, Napoli e Bari, il risultato delle elezioni provinciali è di gran lunga inferiore a quello ottenuto nelle contestuali elezioni europee mentre a Firenze la lista delle provinciali sopravanza quella delle europee per uno 0,1%.
Nel comune di Firenze la lista Udc raccoglie il 4,3% dei consensi mentre nel resto della Provincia il dato è del 4,9%. Il dato finale medio del 4,6% consente l’elezione di un consigliere provinciale e solo per lo 0,4% sfuma la possibilità del secondo scranno a Palazzo Medici Riccardi.
“L’ottima affermazione ottenuta – commenta Federico Tondi, candidato Presidente per l’Udc e confermato consigliere provinciale – va attribuita sia all’eccellente lavoro svolto dai candidati nei collegi che alla bontà della nostra proposta politica: la Provincia va profondamente trasformata.
Lancio un appello al neo eletto Presidente Barducci affinché si adoperi concretamente per dare vita ad una legislatura costituente che proietti la Provincia verso la Città Metropolitana. Da parte nostra c’è la volontà e la disponibilità a seguire un percorso istituzionale condiviso purché venga raggiunto, e tagliato, questo importante traguardo”.