Rugby, Firenze: il Giunti 1931 rischia di rimanere senza lo storico Padovani?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2009 13:30
Rugby, Firenze: il Giunti 1931 rischia di rimanere senza lo storico Padovani?

«Un gesto inopportuno», chiosa Mario Besi, presidente del Firenze Rugby 1931, riferendosi a quello compiuto dal Consiglio del Cus (Centro Universitario Sportivo di Firenze), presidente Carlo Dolfi, che all’unanimità avrebbe deciso la chiusura dell’impianto Padovani da sempre adibito al gioco della palla ovale. In questo modo sarebbe disdetto l’accordo valido per tre anni (siamo al secondo) che concedeva l’uso del campo ai rugbisti fiorentini. Come si sia arrivati alle lettere recapitate alle due società sportive, il Firenze 1931 ed il Firenze ’81, è difficile capirlo, tra l’altro in un momento particolare come questo privo di rettore a causa delle elezioni.

«Non capisco il motivo – continua Besi – siamo rimasti tutti sorpresi da questa minaccia». Nelle intenzini del Cus il Torneo Borelli in programma oggi dovrebbe infatti essere l’epilogo di un’avventura rugbistica iniziata nel lontano 1931. Abbiamo contattato il presidente Dolfi ma ha preferito non rilasciare al momento dichiarazioni rinviando l’intervista con ogni probabilità a domani, giorno della prevista chiusura dell’impianto polivalente, che coinvolgerebbe anche gli studenti universitari lì impegnati in altre attività sportive, per un totale di 450 atleti.

«Non ha alcun senso una posizione così rigida che porterebbe alla chiusura di un impianto sportivo così frequentato. Avrebbe dei riflessi anche sul sociale — commenta Besi —. Nessuno utilizzerebbe più questo impianto. In 78 anni non si era mai verificata una situazione del genere». Perché allora chiudere il Padovani? La motivazione, al solito, sarebbe dovuta alla mancanza di fondi. «Già adesso collaboriamo – si accalora Besi – ci accolliamo le attività sportive e soprattutto negli ultimi tempi la manutenzione straordinaria come la tenuta del campo, la riverniciatura, tutte cose non previste nell’accordo che sarebbero state invece a carico del Cus». Domani mattina ci sarà un incontro tra l’amministrazione militare che ha in uso perpetuo il campo, Eugenio Giani da sempre interessato alla questione, e rappresentanti del Firenze 1931 e Firenze 81.

Non sono previsti delegati del Cus. Vero che l’accordo per tre anni era subordinato all’attenzione dell’Università ma la consegna, appena nella scorsa stagione, delle chiavi della città e del fiorino d’argento al Firenze 1931 per la promozione in A1, non può rimanere soltanto un ricordo. Occorre trovare una soluzione perché possano continuare questi risultati, non solo sportivi. Evitare che a Firenze “chiuda” il rugby.

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