Ieri sera presso la prestigiosa Villa medicea di Artimino, grandi festeggiamenti per il 90° compleanno della Banca di Credito Cooperativo di Signa, che ha celebrato anche il 25° anno dalla nascita della fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi. A salutare ospiti e soci il Presidente, Domizio Moretti, e il Direttore Generale, Renzo Paoletti.
Nella cittadina signese, nel difficile primo dopoguerra, un gruppo di galantuomini rigorosamente cattolici, decise di dare una risposta concreta alla questione sociale e il 23 agosto 1919, alle ore 22.00, nella via detta “Del Campanile” al numero civico 445, nacque la Cassa Rurale di Prestiti.
Sulla scia della “Rerum Novarum”, la Cassa signese iniziò ad operare “senza proclami, senza conferenze di famosi oratori”, ed i primi tempi (come quasi tutte le Casse a quell'epoca) custodì depositi di chiunque ma erogò prestiti solo ai soci. Il decollo come azienda bancaria arrivò negli anni Cinquanta. In particolare: dal 1954 la Cassa concesse credito anche nel settore dell'artigianato (in base a quanto previsto dalla L. 949 del 1952); l'8 dicembre 1956, con l'apertura della prima sede in piazza Michelacci, aprì regolarmente tutti i giorni feriali e affidò lo svolgimento delle operazioni non più a contabili volenterosi ma a dipendenti regolarmente assunti e professionalmente qualificati.
Negli anni seguenti la Cassa puntò (e continua ancora oggi) al consolidamento e allo sviluppo operativo reso visibile, tra l'altro, dalla realizzazione della sede e dall'apertura delle attuali cinque agenzie: a Signa, Lastra a Signa, S. Mauro a Signa, Scandicci e Montelupo Fiorentino, insieme ad uno sportello ATM a Badia a Settimo.
