Signori e signore, o per meglio dire, elettori ed elettrici ecco servito il tutti contro tutti.
Non bastasse la competizione fra i nove candidati alla successione di Leonardo Domenici a Palazzo Vecchio ecco, infatti, che da mercoledì sera nell'arena elettorale è scesa anche Legambiente Firenze. E lo ha fatto mettendosi di traverso non solo al candidato del Pd Matteo Renzi, ma anche ai vertici regionali della stessa associazione ambientalista.
Il tutto ha avuto inizio in un'affollata sala Arci di piazza dei Ciompi, quando davanti ad un centinaio di persone i candidati sindaco Alfonso Bonafede (Firenze 5 stelle), Marco Carraresi (Udc), Ornella De Zordo (PerUnaltracittà), Mario Razzanelli (Firenze c'è), oltre ad aspiranti al consiglio comunale ed esponenti di partiti a sostegno di Matteo Renzi e Valdo Spini, hanno discusso di temi legati all'ambiente ed una migliore vivibilità di Firenze.
“Siamo per la raccolta differenziata dei rifiuti 'porta a porta' e per la verifica e il possibile azzeramento dell’inceneritore previsto nella piana fiorentina – hanno affermato Angelo Cappelletti e Maurizio Da Re, rispettivamente presidente e membro della segreteria di Legambiente Firenze – così come sosteniamo il passaggio di superficie dell’Alta Velocità ferroviaria e il treno metropolitano e siamo contrari alla nuova pista dell’aeroporto, al Tubone e alla bretella autostradale Barberino-Incisa, per il forte impatto ambientale che avrebbero sul territorio”.
Poi l'affondo a quello che per molti è il candidato favorito alla vittoria: “E’ sorprendente che il candidato Renzi – ha commentato Cappelletti – abbia posizioni e programma elettorale anti-ambientalista e ‘sviluppista’, perché è promotore dell’inceneritore, della pista dell’aeroporto, ed è favorevole al tunnel della Tav, al Tubone e alla bretella autostradale.
Ci dispiace che proprio Renzi non abbia partecipato all’incontro da noi promosso, sottraendosi di fatto al confronto su questi temi, come se avesse già deciso autonomamente cosa farà se sarà eletto sindaco di Firenze”.
Pronta la replica di Erasmo D’Angelis, presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale, per dieci anni presidente regionale di Legambiente e membro della direzione nazionale dell'associazione. “È sconcertante il comunicato che vorrebbe far assumere a Legambiente Firenze una posizione mai assunta e mai discussa al suo interno - dichiara l'esponente del Pd -, è la prima volta che accade una cosa del genere.
Non era mai successo prima che due esponenti di Legambiente si arrogassero il diritto di parlare per l’intera associazione”. E ancora: “Se si vuole sostenere a titolo personale un candidato è del tutto legittimo - continua D’Angelis -, non è concepibile, però, associare Legambiente a posizioni personalistiche. Trovo, infine, del tutto fuori luogo e prive di qualsiasi concretezza le affermazioni di Maurizio Da Re e Angelo Cappelletti. Matteo Renzi ha assunto pienamente e coerentemente un progetto di sostenibilità che trasformerà Firenze in una città più vivibile.
Se due esponenti di Legambiente fanno campagna elettorale per candidature diverse, tantissimi altri sono con Renzi. Alcuni sono presenti nelle liste che lo appoggiano”.
“Legambiente - spiega il presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti dalle pagine odierne de Il Giornale della Toscana - non appoggia ufficialmente alcun candidato, tant'è che alcuni nostri membri sono candidati in liste diverse. Legambiente anzi ha sempre evitato di prendere posizioni su questi temi in questo periodo di campagna elettorale”.
Ma a storcere la bocca per quanto emerso mercoledì sera è anche FirenzeInBici che, attraverso una nota, spiega: “A parole tutti si dicono d'accordo sull'esigenza di potenziare la mobilità ciclistica, ma quanti dei candidati a sindaco sono veramente disponibili a sottrarre spazio alla mobilità privata a motore per darlo alle bici ed al mezzo pubblico? La domanda è rimasta in gran parte senza risposta ieri sera (mercoledì sera, ndr), in occasione del confronto tra candidati sindaco sui temi dell'ambiente e della mobilità.
La sala era piena, ma la presenza dei candidati sindaco è stata incompleta (e squilibrata) lasciando ampio spazio ai contributi di vari candidati al Consiglio comunale e dal pubblico. Il tema della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano è rimasto schiacciato fra gli interventi-passerella e le accese divergenze su altri temi. Sulla mobilità ciclistica i vari candidati hanno manifestato adesione alle richieste di FirenzeInbici, cosa di per sé valutata positivamente. In molti casi è però emersa la convinzione che si tratti di un tema 'facile' o di una nicchia ridotta e 'fai-da-te'”.
“Coloro che governeranno Firenze, così come coloro che saranno all'opposizione – termina la nota dell'associazione - saranno da noi attentamente osservati e pressati sui temi che ci interessano. Alla fine conteranno i fatti”.