di Walter Fortini
Firenze- Chi è stato licenziato, è in cassa integrazione o in mobilità, chi non si è visto rinnovare il contratto (anche da Co.co.co) ed ha un'anzianità di almeno sei mesi, chi ha un mutuo sulla prima casa ed ha potuto usufruire dei 1650 euro di aiuto che la Regione ha concesso ai lavoratori rimasti senza lavoro e in difficoltà con le rate da pagare - 1650 euro per il mutuo e 1650 euro per il posto perso -, ora potrà contare su un ulteriore sostegno da parte delle banche.
Almeno dai tredici istituti che oggi hanno siglato un'intesa con la Regione. Certo la casa non dovrà essere né una villa né una villetta. Il suo valore, da contratto, non dovrà essere superiore a 250 mila euro e l'unica garanzia offerta alla banca dovrà essere quella ipotecaria. Ma se tutti questi requisiti saranno rispettati, allora la rata del mutuo potrebbe alleggerirsi. La Regione, riassume l'assessore al bilancio della Regione, ha stanziato a dicembre un fondo straordinario da 5 milioni di euro per aiutare i lavoratori rimasti senza lavoro e per fronteggiare la crisi economica.
Alle banche era stato chiesto un ulteriore sforzo: un invito ad un comune impegno che trova risposta nel protocollo siglato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione.
Tredici banche firmano l'intesa
Le banche che hanno risposto all'appello sono tredici: la Banca di credito cooperativo di Cambiano, il Banco di Lucca e del Tirreno, la Banca popolare di Lajatico, la Banca del Monte di Lucca, la Banca nazionale del lavoro, la Cassa di risparmio di Carrara, la Banca Monte dei Paschi di Siena, la Banca di Credito cooperativo di Fornacette, la Banca di Credito cooperativo di Castagneto Carducci, la Cassa di Risparmio della Spezia, la Banca Cr di Firenze, la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Tasso variabile o fisso non importa
Il sostegno riguarderà tanto i mutui a tasso fisso quanto quelli a tasso variabile. Sono esclusi quanti hanno già goduto di una sospensione gratuita del mutuo da parte della propria banca. Tra i tredici istituti che hanno siglato l'intesa di oggi, c'è chi ha proposto uno sconto sul tasso di interesse per il 2009, chi una riduzione per intero anno solare, a partire dal momento in cui sarà presentata la domanda, chi una sconto per tutto il periodo residuo del mutuo e chi, più semplicemente, un contributo in denaro 'una tantum'.
I dettagli dello sconto, banca per banca
Le banche che hanno offerto uno sconto sul tasso passivo sono le più numerose: nove in tutto. La Banca di Lajatico propone un taglio di 150 punti (1,5 per cento) sul tasso interesse fino alla fine del 2009. Un taglio di 100 punt i è l'offerta della Banca del Monte di Lucca, della Cassa di risparmio di Carrara, della Banca di Credito cooperativo di Fornacette e della Banca di Credito cooperativo di Castagneto Carducci. Lo sconto della Banca di Credito cooperativo di Cambiano, sempre fino alla fine del 2009, è di 30 punti e di 20 quello della Banca Nazionale del Lavoro.
Il Monte dei Paschi offre un taglio di 25 punti (ma per tutta la durata residua del mutuo), la Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno di 25 punti (ma solo per un anno solare). Il Banco di Lucca e del Tirreno taglierà del 5% la rata 2009: chi pagava 600 euro al mese, ne dovrà alla banca solo 570. La Banca Cr Firenze, la Cassa di risparmio della Spezia e la Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia offrono un contributo di 200 euro 'una tantum'.
Come fare domanda
Alla banca i lavoratori rimasti senza lavoro dovranno rivolgersi solo dopo l'accettazione della domanda del contrib uto regionale da 1650 euro, che va inoltrata ad Artea.
E' inutile presentarsi prima. C'è tempo fino a giugno dell'anno prossimo. Per poter usufruire del sostegno occorre risiedere in Toscana ed aver lavorato per un'impresa che ha in Toscana unità produttive. Fino ad oggi, in venti giorni, le domande arrivate ad Artea per il sostegno da 1650 euro sul mutuo sono state 34 e 180 quelle per il sostegno al reddito.