Ed anche a Firenze, dopo i tre voti di fiducia, l'approvazione alla Camera, le parole del presidente Giorgio Napolitano e le polemiche fra maggioranza ed opposizione, tiene banco a tre settimane circa dalle elezioni la questione sicurezza.
“Penso che questa città non abbia bisogno delle ronde e dell’esercito per strada, ma che abbia bisogno delle forze di polizia solo quando ci devono essere”. Ad affermarlo ai microfoni di Controradio è stato Matteo Renzi, candidato sindaco del centrosinistra in riferimento all’approvazione del disegno di legge in materia di sicurezza, che prevede anche l’utilizzo delle ronde di cittadini volontari.
“Firenze – ha continuato Renzi - ha bisogno soprattutto di avere tante persone che vivano il centro e le periferie.
Ha bisogno che i cittadini partecipino agli eventi e che tengano le biblioteche, i musei, le chiese e i locali aperti fino a mezzanotte. La città non deve chiudere alle otto. Per combattere l’insicurezza e il degrado non abbiamo bisogno delle truppe dell’esercito, ma c’è bisogno dei fiorentini che vivano la città e che tornino a innamorarsi di Firenze. Noi siamo per uno stato di 'pulizia' non per uno stato di polizia. Significa più decoro e più qualità urbana, più attenzione alla vita di tutti i giorni”.
“La sicurezza è insieme a mobilità e sociale tra le priorità del mio programma: con me Firenze sarà sicuramente sicura” è invece stato il commento del candidato del centrodestra Giovanni Galli.
“Sicurezza intesa in senso ampio - ha spiegato Galli - e non solo come controllo del territorio: l'obiettivo è garantire una migliore qualità della vita ai cittadini.
Firenze deve crescere, ma meno distrattamente”.
Il primo impegno assunto da Galli riguarda la questione buche: è previsto il rifacimento del manto stradale, da concludersi prima dell'inizio delle scuole, "in modo che i ragazzi possano circolare in sicurezza in motorino, e i genitori possano stare tranquilli", ha aggiunto Galli. Il degrado della città si manifesta sotto diverse forme. Per arginare il decadimento Galli prevede anche nuovi standard di pulizia (attraverso un nuovo contratto di servizio con Quadrifoglio, l'implementazione dei cassonetti interrati e politiche di sensibilizzazione della cittadinanza).
La vivibilità di Firenze ruota anche intorno all'illuminazione di strade e piazze, "perché più luce significa maggior sicurezza - ha ribadito Galli -. Quindi mai più angoli bui, sia in centro che in periferia, grazie anche alle nuove tecnologie".
Inoltre il "pacchetto" prevede anche maggiore severità nei confronti di chi imbratta i muri: ai graffitari verranno dedicati spazi di espressione ed un concorso annuale: "Ai giovani non vanno messi freni al talento, ma bisogna indirizzarlo", ha detto Galli.
Ma la lotta al degrado passa soprattutto dalla totale revisione del regolamento di polizia urbana, la cui riscrittura sarà una priorità della giunta Galli. Un nuovo regolamento vicino alle esigenze dei cittadini i cui punti cardine saranno la ragionevolezza e l'incisività dell'azione dell'amministrazione, elementi assenti nell'attuale testo.
Infine la battaglia contro gli abusivismi, commerciale ed abitativo. Sul primo l'impegno di Galli è preciso: "Parteciperò in prima persona alle riunioni settimanali del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza.
Su fronti quali microcriminalità e abusivismo serve l'utilizzo di una task force composta da forze dell'ordine insieme alla polizia municipale di cui dovremo potenziale il reparto antidegrado" ha spiegato Galli. Per fronteggiare l'abusivismo abitativo verrà invece avviato un censimento degli edifici sfitti a rischio occupazione, per evitare che si ripeta un caso 'ex Meyer': "Il principio base è il rispetto della legalità: non tollereremo più occupazioni. Naturalmente chi ha i requisiti deve poter accedere all'edilizia popolare", ha concluso Galli.