Fucecchio: appuntamento con la Fiera del Palio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2009 14:02
Fucecchio: appuntamento con la Fiera del Palio

Fucecchio, 15 maggio 2009- La settimana del Palio delle Contrade Città di Fucecchio si apre con la ricorrente Fiera del Palio. Sono proprio le dodici contrade che per una giornata escono dalle loro sedi per diventare protagoniste della Fiera e promuovere la vita di contrada e il Palio. Ricordiamo che in questa edizione della Fiera del Palio gli stand delle contrade saranno allestiti nella centralissima Piazza Montanelli.
La Fiera si estende nel Centro cittadino proponendo ai visitatori un mercato, lavorazioni artigianali di qualità, e dedica Fucecchio alta a laboratori e giochi per bambini.
Via Sauro, corso Matteotti, via Nelli saranno lo scenario ideale per ospitare, in spazi contraddistinti da gazebo rossi, artigiani custodi di grandi capacità manuali e artistiche.

La caratteristica principale di questa iniziativa è quella di avere la possibilità di ammirare gli artigiani direttamente all’opera en plein-air, una vera e propria spettacolarizzazione del loro lavoro. Fra gli artigiani presenti citiamo il maestro ceramista Eugenio Taccini, l’artista-artigiano Federico Melani di Oggetti e Soggetti d’Arte di Lastra a Signa, specializzato nella realizzazione di sculture luminose, il fabbro empolese Domenico Pitimada, l’intagliatore e restauratore Sergio Sassetti di Poggibonsi.

Torna per il secondo anno consecutivo a Fucecchio, Maurizio Figus. Nato e vissuto in Sardegna, terra che vanta una grande tradizione nella realizzazione di coltelli. Figus è un coltellinaio, realizza interamente a mano coltelli di vario tipo con materiali provenienti direttamente dalla Sardegna.
Una citazione particolare per i “seggiolai” di Tatti in provincia di Grosseto. Gloria Anselmi e Federico Recchia, due giovani appena trentenni con una grande passione per l’arte di lavorare il legno e per l’impagliatura.

La loro realizzazione preferita è il dondolo, ma ci sono anche le sedie per cucire, per riposare davanti al camino, ognuna ha un proprio utilizzo, una propria natura. Federico Recchia è di origine veneta. Il nonno e il bisnonno erano seggiolai. I più erano itineranti, partivano a piedi o in bicicletta dalle valli dell’Agordino (Belluno). In Italia arrivavano fino in Molise. Alcuni arrivavano in Francia e in Austria. Stavano via da sei a otto mesi.
Non mancheranno inoltre le ricamatrici, la cappellaia, il cestaio, il ramaio, lo scalpellino.

La Fiera dedica via Donateschi e piazza Cavour ai laboratori, spettacoli e giochi per bambini. UNA VIA IN GIOCO una carrellata di nuovi e vecchi giochi (tiro al bersaglio, Oca della Tuscia, pista per cricket, ecc) distribuiti in vari punti della piazza, dove i bambini potranno interagire insieme agli operatori alla riscoperta di quei vecchi giochi, che mantengono pure oggi una valenza ludica fatta di fantasia e bravura. A cura di Ingegneria del Buon Sollazzo. DAME, SPADE, CAVALIERI laboratorio e animazione sul tema del Medioevo e della fiaba.

I bambini potranno costruire cavallini, e spade per i cavalieri, addobbi e suppellettili per le dame per poi diventare protagonisti dello spettacolo fiabesco-medievale che si svolgerà alla fine del laboratorio. A cura di Fantulin. Per completare il ricco programma della manifestazione, un‘esilarante marchin’band coinvolgerà il pubblico presente con musiche, danze e gag improvvisate. Si tratta della ZASTAVA ORKESTAR. Il gruppo è composto da elementi provenienti da alcune tra le migliori orchestre dell’ Alta Maremma.

Gli strumenti usati sono rigorosamente acustici (ottoni, fiati e percussioni). Il repertorio prevede brani della tradizione popolare e della musica balcanica, oltre ad arrangiamenti e composizioni originali. Le esibizioni, evocative di atmosfere e situazioni ispirate ai film di Kusturiça, sono piuttosto movimentate e prevedono danze e gag improvvisate che coinvolgono attivamente il pubblico. Le sperimentazioni della Zastava investono non solo l’aspetto prettamente musicale, ma anche la ricerca di una particolare forma-spettacolo tipicamente “di strada”, in cui viene rifiutata la tradizionale dicotomia tra chi si esibisce e chi rimane spettatore passivo.

Lo spettacolo è una festa collettiva. La formazione minima è composta da 11 elementi.

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