C'è anche la delibera che contiene il piano strutturale tra gli atti in discussione nelle sedute del consiglio comunale previste per la prossima settimana. L'assemblea di Palazzo Vecchio è stata convocata sei volte, da lunedì 20 aprile a mercoledì 23 aprile. I lavori della mattina avranno orario 10-13.30, nel pomeriggio si comincerà alle 14.30. In programma 26 delibere, 28 mozioni, 9 risoluzioni e 2 ordini del giorno.
C'è chi parla di fatto di una sanatoria mascherata a Novoli. La questione fondamentale è che l’edificio UMI F, destinato a multiplex e centro commerciale, è sottoposto a sequestro dal 17 novembre scorso e che la Magistratura sta indagando sui reati eventualmente commessi, anche se è stato affermato in Commissione Urbanistica, che i lavori nel multiplex e nel centro commerciale potrebbero ugualmente proseguire dopo un possibile dissequestro dell’edificio.
Domattina, lunedì 20, alle 9.45 si terrà sotto Palazzo Vecchio un presidio affinché la sanatoria per il Multiplex non venga approvata dal Consiglio Comunale.
Un gruppo di cittadini con striscioni e cartellloni sosterrà il blocco della sanatoria all'ingresso dei consiglieri in Comune. Tra i partecipanti Maurizio Paoli dell'Anec; Ornella De Zordo candidata a sindaco di Per Unatlracittà; il critico cinematografico Claudio Carabba, gli artisti Paolo Hendel e Sergio Staino. Quattro candidati della lista Per Unaltracittà in piazza a fare lezione contro il Piano Strutturale. Sono i docenti e urbanisti Giorgio Pizziolo, Ilaria Agostini, Roberto Budini Gattai, Daniele Vannetiello, con la collaborazione di Gabriele Corsani, che hanno deciso di presentarsi per sostenere la candidatura di Ornella de Zordo a Sindaco di Firenze.
Accadrà domani, lunedì 20 aprile dalle ore 15 in piazza Signoria, nell'ambito del presidio organizzato da Per Unaltracittà contro l'approvazione da parte del Consiglio Comunale del Piano Strutturale. I candidati terranno una lezione in piazza a più voci su alcuni temi chiave, che metteranno in luce le contraddizzioni contenute nel documento. Un testo che risulta inappropriato di fronte alla ricchezza culturale di qualunque città italiana, in particolar modo di Firenze. La lezione sarà preceduta da una lettura teatrale intitolata “Le perle nere del piano strutturale”.
Ma in Piazza della Signoria, davanti al Biancone, alle ore 11,30, partecipano anche cittadini, la Federazione dei Verdi, il Partito della Rifondazione Comunista, la Lista Spini per Firenze, il Movimento Repubblicani Europei, il Partito dei Comunisti Italiani, la Sinistra per la Costituzione.
"L’Amministrazione Comunale dovrebbe astenersi da qualsiasi atto che interferisca con l’azione della Magistratura -interviene Maurizio Paoli, vicepresidente ANEC Toscana- E tanto più dopo una lunga serie di atti di dubbia legittimità che sono stati compiuti, a partire dal falso in atto pubblico – ormai prescritto - rilevato dal PM e dal GIP come fondamento di tutta la vicenda: per consentire la strada della DIA il dirigente responsabile nel 2001 ha attestato che esisteva un Piano Particolareggiato mentre sarebbe stato presentato solo un semplice schizzo fatto a mano.
Non c'è nessuna possibilità d’altronde che l'Immobiliare Novoli possa far valere una diretta richiesta di risarcimento danni sui consiglieri comunali: la diffida dell’Immobiliare Novoli, che tanta impressione ha fatto ad alcuni, altro non è che un normale invito di routine all’Amministrazione Comunale ad assumere una decisione, positiva o negativa, sulla proroga dell’intero Piano di Recupero dell’area ex Fiat entro i termini di legge (ci sono alcuni dubbi anche sulla data di decorrenza di detti termini, che potrebbero non essere affatto scaduti).
Indiscutibile è invece l’attenzione della Magistratura sugli atti dell’Amministrazione Comunale. E’ del tutto incredibile ed inaccettabile infatti che si continui a ritenere valido il percorso urbanistico fin qui seguito, già dichiarato illegittimo dal PM e dal GIP. Né maggiore corrispondenza a verità ha l’ulteriore affermazione che la decadenza dell’autorizzazione regionale riguarderebbe il semplice esercizio. La legge 78/2004, infatti, esplicitamente afferma che l’autorizzazione disciplina la 'realizzazione, trasformazione ed adattamento di immobili da destinare a sale cinematografiche'.
Non è un caso che in Regione sia in atto, nell'ambito di una legge di semplificazione amministrativa, un maldestro tentativo di riunificare le distinte competenze urbanistiche in materia, affidandole in toto ai Comuni. Se proprio si vuole la proroga del Piano di Recupero, anch’essa peraltro discutibile, stralciare dalla delibera l’intero edificio sottoposto a sequestro, ‘congelandolo’, è l’unica strada politicamente e giuridicamente corretta, aldilà di non meglio chiarite motivazioni ‘tecniche’ che lo impedirebbero".