di Federico Taverniti
Firenze- La Regione investe con decisione sui giovani. Lo fa attraverso 143 progetti realizzati insieme alle Province, ai Comuni e alle associazioni di tutto il territorio regionale per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro. Accanto ai progetti vengono attivati un minisito e un blog - una sorta di piazza web - e viene costituito un tavolo di lavoro formato da giovani, destinato ad affiancare l’assessorato nelle attività operative. L'obiettivo è far diventare direttamente i giovani i protagonisti responsabili ed attivi delle politiche che li riguardano.
Giovani toscani quindi chiamati a ricoprire il duplice ruolo di autori e attori della comunità in cui vivono. Tutti gli interventi proposti dalla Regione vengono racchiusi all'interno di un contenitore unico, 'Filigrane', che definisce appunto il nuovo processo di politiche giovanili in Toscana.
I 143 progetti
Rientrano nell'aggiornamento 2009 dell’Accordo di Programma Quadro (in sigla APQ) in materia di politiche giovanili firmato da Regione ed i Ministeri dello Sviluppo Economico e quello per le Politiche giovanili e le attività sportive nel febbraio 2008.
Accordo che prevede lo sviluppo di tutta una serie di interventi diretti alle fasce giovanili. La fase di presentazione e raccolta delle varie idee ha confermato il ruolo centrale delle Province che hanno funzionato da 'intermediari' tra la Regione ed i vari soggetti proponenti operanti sul territorio. Degli oltre 15 milioni di euro a disposizione quasi 4 provengono dalle casse statali, 2 da quelle regionali ed il resto da enti locali e soggetti privati. I temi prioritari sui quali vengono sviluppati percorsi specifici con i giovani sono: creatività (musica, teatro, videomaker), protagonismo (volontariato, partecipazione sociale, servizio civile), convivenza (pace, multiculturalità, mediazione sociale), responsabilità soci ale e sicurezza (stili di vita, rapporto con la città, educazione alla cittadinanza responsabile, tutela ambientale).
In provincia di Firenze il maggior numero di progetti, 47, per un totale di circa 2 milioni e 300 mila euro. Seguono Arezzo (15 progetti, oltre 800 mila euro), Massa Carrara (14 progetti, quasi mezzo milione di euro) quindi Livorno, Prato e Pistoia (8 progetti ciascuna per un totale di circa 1 milione e 700 mila euro), Lucca e Siena (6 ciascuna per un altro milione e 170 mila euro), Pisa (5 per 739 mila euro) e Grosseto (4 per 440 mila euro).
Il minisito e il portale
Ad affiancare l’attività di progettazione sul territorio ci saranno anche un minisito istituzionale ed un portale.
Il primo sarà di fatto un punto di riferimento per gli operatori di settore, oltre ad essere un prezioso veicolo di approfondimento sulle tematiche legate alle politiche giovanili. Nella home page quattro notizie rivolte ai giovani toscani, le Faq – domande frequenti sulle linee guida delle politiche giovanili, le opportunità per i giovani e per gli operatori e i link sul mondo delle politiche a livello locale, nazionale e internazionale. Nel menu laterale le voci che riguardano le politiche territoriali rivolte ai giovani prevedono anche uno spazio per la normativa a live llo locale, nazionale ed europeo.
Eventi, proposte, espressioni, opportunità legate al mondo dei giovani popoleranno il cartellone di giovani.intoscana.it. Una mappa di opinioni, opportunità e momenti di aggregazione disegnata attraverso agganci motivazionali come l’interazione, la partecipazione, la condivisione e motivazioni premiali come la visibilità, la competizione espressiva, premi concreti e opportunità, costruiti ad hoc che rendano ogni utente centro della propria rete, e allo stesso tempo nodo di altre reti. Un crocevia per le nuove generazioni: luogo di incontro e di ascolto.
Una piazza web dove linguaggi e strumenti siano quelli propri del nuovo protago nismo giovanile sulla Rete. Il blog si svilupperà in seguito in un vero e proprio portale, il cui nome sarà scelto attraverso il lancio di un contest sul sito intoscana.it: il portale sarà uno spazio web in grado di aggregare i giovani toscani, per renderli cittadini attivi e consapevoli, artefici della costruzione di comunità solidali. Un vero e proprio social media in grado di consentire la condivisione di informazioni personali, legate ad interessi e conoscenze, alimentando conversazioni su tematiche specifiche.
Integrazione tecnologica, informatica e sociale allo scopo di condividere testi, immagini, video, audio, utilizzando gli strumenti di social network.
Il tavolo di lavoro giovani
Proprio per il tipo di approccio che la Regione ha deciso di adottare nel nuovo processo di definizione delle politiche giovanili la partecipazione dei giovani diventa elemento centrale. Un tavolo composto da giovani che hanno partecipato ai progetti pi&ugra ve; significativi, dalle associazioni regionali, dal servizio civile e da altri organi rappresentativi affiancherà il lavoro di progettazione della Regione.
Il tavolo in particolare collaborerà all'organizzazione di alcuni eventi già previsti per il 2009.