Il Direttivo di Upi Toscana impegna l’Unione delle Province nell’azione di coordinamento degli interventi per la ricostruzione delle zone disastrate. Si Riunisce il Consiglio Direttivo di UPI Toscana. Tra gli argomenti affrontati all’ODG, di primaria importanza, la situazione drammatica che si sta vivendo in Abruzzo, in seguito al terremoto che ha devastato un’intera regione e gli impegni che le Province toscane sono chiamate a prendere in vista degli interventi da organizzare. Già a livello nazionale, il Presidente di UPI , annunciava ieri a seguito del Direttivo di Roma, la disponibilità delle Province ad aderire al Piano di ricostruzione previsto dal Presidente del Consiglio Berlusconi.
Nel medesimo contesto il Direttivo di UPI Toscana, ha deciso oggi di impegnare le Province toscane nella fase di ricostruzione delle zone disastrate, mentre la Regione Toscana, operando a stretto contatto con gli Enti Locali, è attualmente coinvolta sul campo, in azioni di intervento sull’emergenza.
“D’altra parte - sottolinea il Presidente di UPI Toscana, che ha presieduto il Direttivo - le Province per deleghe e funzioni ricoprono un ruolo particolarmente efficace nella governance del territorio, attraverso le specifiche competenze e la particolare esperienza in ambito di Protezione Civile, Scuole, Edifici Pubblici, Viabilità, Ambiente, etc, etc.
Come già accaduto per l’Irpinia, non appena il Governo disporrà le modalità di intervento, agiremo, sulla ricostruzione delle zone tragicamente colpite”.
Su mandato del Direttivo, UPI Toscana dovrà coordinare le attività impiegate dalle singole Province ed il lavoro dei tecnici provinciali specializzati che interverranno sulle zone geografiche individuate per il risanamento.
Inoltre il Direttivo di UPI Toscana propone che i gettoni percepiti dai Consiglieri Provinciali, durante una seduta di Consiglio, vengano devoluti in favore delle zone terremotate.
“Un progetto interessante quello lanciato dal Presidente Berlusconi, che ha invitato le province ad aver un ruolo attivo nella ricostruzione delle terre colpite dal terremoto”.
Così Alessio Bonciani, Nicola Nascosti, Samuele Baldini e Guido Sensi. “Un invito che certamente vuole essere anche monito, utile a lanciare un segnale a tutte quelle Province che in questi anni non sono state in grado di espletare al meglio i compiti assegnati. Per questo ci appare un po’ singolare – sottolineano gli esponenti del Pdl – che Matteo Renzi abbia accolto con favore la proposta di Silvio Berlusconi. La Provincia di Firenze è infatti, senza dubbio un esempio paradigmatico di un ente che in questi anni ha preferito spendere fondi ed utilizzare somme a propria disposizione per promuovere attività di valorizzazione dell’immagine, anziché prediligere ed impostare un impegno amministrativo mirato a sostenere interventi specifici sul territorio”.