Firenze– Un interrogatorio di ben 5 ore, un confronto serrato tra sindacati dei docenti (Cnu e Uspur) e candidati Rettore con il contributo di una platea di oltre duecento professori delle varie facoltà.
Oggi, per la prima volta nella storia dell’Università di Firenze, il processo di elezione alla massima carica è uscito dalle segrete stanze per consumarsi pubblicamente in una delle aule convegni del Polo di Novoli, consentendo così alla base di valutare in un’unica seduta progetti e personalità dei candidati.
“E’ stato un successo”, commenta per i promotori dell’iniziativa Francesco Martelli, presidente di Uspur, “I sindacati hanno avuto l’opportunità di offrire un notevole contributo al dibattito e alla soluzione dei problemi.
I candidati Rettore hanno invece potuto esporre in dettaglio il proprio programma e confrontarsi con l’elettorato”.
Protagonisti sotto esame Paolo Caretti, Guido Chelazzi, Alberto Del Bimbo, Sandro Rogari e Alberto Tesi. Uno di loro sarà il prossimo Rettore. A interrogarli Martelli e il collega Vincenzo Vecchio presidente di Cnu. Procedura imparziale: sei round di domande, a ciascun candidato 5 minuti ogni volta per rispondere, clessidra alla mano.
Temi: le criticità finanziarie, i criteri di gestione, la qualità dei servizi, gli standard di ricerca, argomenti per i quali i sindacati chiedono profondi ripensamenti e svolte anche radicali soprattutto in termini di condivisione e trasparenza delle decisioni.
Dal confronto sono dunque emerse molte risposte interessanti, proiettate verso il miglioramento della gestione amministrativa (anche con progetti rivoluzionari come l’abolizione o la profonda ristrutturazione dei Poli) e verso la revisione dei rapporti funzionali tra Didattica (le Facoltà) e Ricerca (i Dipartimenti). Oltre che le risposte sui temi, sindacato ed elettorato hanno potuto apprezzare anche le singole, diverse caratteristiche personali dei candidati, elementi non secondari se è vero che le idee camminano sulle gambe degli uomini.
In sintesi, l’iniziativa ha prodotto le seguenti novità e obiettivi dichiarati:
1) Se in passato l’elezione del Rettore procedeva esclusivamente per processi riservati, oggi i candidati si sono offerti a un inedito pubblico confronto, in una competizione aperta e leale basata sulla qualità dei programmi;
2) I sindacati dei docenti si sono proposti in un ruolo attivo di servizio;
3) Tutti i 5 candidati hanno riconfermato l’Università come ente autonomo che non accetta condizionamenti dal potere politico, pur riconoscendo l’importanza di un rapporto organico con gli enti territoriali;
4) Distinzione dei ruoli, oggi confusi, tra Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione.
Il primo deputato alla programmazione scientifica e culturale. Il secondo con compiti di gestione delle risorse;
5) Apertura del Consiglio di Amministrazione ai rappresentanti degli enti locali e della società civile, comunque in un chiaro quadro di autonomia;
6) Necessità di approdare a un maggior livello di internazionalizzazione e di incentivare le virtuosità della Ricerca dell’Ateneo con una precisa politica dedicata.
Cnu e Uspur organizzeranno un secondo confronto con i candidati Rettore a ridosso del primo turno elettorale previsto per il prossimo 3-4 giugno.