Firenze- Largo ai giovani. Da oggi la nuova legge regionale per la promozione dell'imprenditoria giovanile è operativa. I giovani sotto i 35 anni che vogliono mettersi in proprio e hanno un'idea imprenditoriale da realizzare possono presentare domanda per i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione. Unica condizione, avere un progetto innovativo e ad elevato contenuto tecnologico. Il nuovo regolamento attuativo della legge ha avuto il via libera. E' l'ultimo atto del cammino della nuova normativa regionale che sostituisce la vecchia legge 27 del 1993.
«E' un provvedimento sul quale puntiamo molto – spiega l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – perchè i giovani sono un patrimonio indispensabile per una società che guardi al futuro e oggi abbiamo più che mai bisogno di loro per ridare fiato all'economia e far uscire la Toscana dalla crisi. Gli studiosi ci dicono che il picco massimo di creatività, entusiasmo, capacità di concentrazione si registrano, negli uomini e nelle donne, fino ai 35 anni di età. Dare un'opportunità a chi si trova nelle condizioni più favorevoli per non sprecarla è non solo doveroso ma anche indispensabile se davvero vogliamo dare uno scossone in senso innovativo al nostro sistema».
L'investimento previsto è ragguardevole: 15 milioni di euro in tre anni, dal 2008 al 2010, che serviranno a dare impulso alla costituzione di imprese da parte di giovani sotto i 35 anni.
In particolare si offrono opportunità ai giovani che intendono fare impresa nei settori dei servizi avanzati e in quello manifatturiero, essenziali per il rilancio, si sostengono imprese che fertilizzino il campo della ricerca e dello sviluppo e si favoriscono l'autoimpiego e il lavoro autonomo, orientando i giovani e in particolare quelli con alti livelli di competenze e di istruzione verso forme di lavoro più qualificate.
«A questo pur importante, complesso di strumenti - spiega Simoncini - abbiamo aggiunto un preciso vincolo: le nuove imprese giovanili dovranno nascere in settori ad elevato contenuto innovativo o tecnologico.
E' un modo per incentivare i giovani imprenditori ad essere competitivi, ad affacciarsi agguerriti sui mercati globali, ad accettare le sfide sempre più difficili della tecnologia e dell'innovazione. Ai giovani aspiranti imprenditori chiediamo il massimo della competenza e della fantasia ed è quello che abbiamo cercato di usare anche noi nell'ipotizzare percorsi nuovi, fatti apposta per favorire questo connubio».
Non a caso è stato deciso di premiare, con un contributo un po' più alto, i casi di registrazione di marchi e brevetti.
Fra le novità, la possibilità, per il soggetto che gestisce il fondo, di entrare nel capitale di rischio della società, assumendo partecipazio ni di minoranza per la fase di avvio dell'attività. La legge prevede anche una forma di tutoraggio per le nascenti aziende. A valutare i progetti è un Comitato scientifico composto da tre esperti: Chiara Carrozza, direttrice della Scuola superiore di Sant'Anna, Daniele Montani, ingegnere esperto di innovazione e e trasferimento tecnologico e Paolo Orlando, giovane industriale.
Le domande possono essere presentate ad Artea (via San Donato 42/1, tel. 055 324271), che gestisce il fondo e eroga contributi a fondo perduto alle idee vincenti.