Firenze- Un accordo per sostenere l’edilizia che prevede ampliamenti da regolamentare in ogni regione entro 90 giorni e un decreto del governo per semplificare e velocizzare le procedure di competenza dello Stato. E’ questa la proposta con cui le Regioni si presenteranno al confronto con il Governo.
«Le Regioni si presentano in modo unitario al confronto con il governo e questo è un fatto positivo - ha dichiarato il presidente della Toscana, Claudio Martini, al termine della riunione - La nostra è una proposta che aiuta la ripresa dell’attività edilizia ma nel rispetto delle regole, senza alcuna deroga.
Gli interventi sono delimitati e vengono esclusi quelli più impattanti e stravolgenti (cambio di destinazione d’uso, interventi nei centri storici e nei parchi, ecc). Al Governo chiediamo u n decreto per velocizzare le procedure degli Enti statali e la messa a punto di un vero piano casa. Mi auguro – conclude Martini - che il Governo recepisca la nostra proposta. In questo caso la giunta regionale varerà rapidamente la legge in modo da poterla approvare in Consiglio prima della scadenza dei 90 giorni».
Per favorire il rilancio dell’economia e semplificare le procedure in materia edilizia le Regioni propongono al governo un accordo per realizzare interventi di ampliamento, di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali, non abusivi, al di fuori dei centri storici e delle aree di inedificabilità assoluta.
«I muratori che perdono il lavoro stanno più a cuore a noi che a Berlusconi – ha dichiarato l’assessore Riccardo Conti, anche lui presente alla riunione romana - Con questa proposta le Regioni rispondo a due esigenze.
Quella di dare un contributo all’edilizia, in coerenza con le legge regionali, i piani e i programmi dei Comuni. E siccome non ci sono solo le villette, abbiamo proposto al Governo anche un vero piano per la casa e per l’affitto low cost, in modo da rispondere ai giovani e alle famiglie che non riescono a trovare casa sul mercato».
Ecco in sintesi i punti della proposta di accordo che i presidenti discuteranno domani mattina con il premier Berlusconi. Le Regione si impegnano ad approvare entro 90 giorni una legge regionale per recepire tre obiettivi: 1.
regolamentare interventi per ampliamenti del 20 per cento delle volumetrie esistenti (e comunque non oltre i 200 metri cubi, circa 60 mq) per migliorare la qualità architettonica ed energetica degli edifici residenziali uni e bi-familiari o comunque di edifici non superiore ai 1000 metri cubi (palazzine di 4-5 appartamenti); 2. disciplinare interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamenti fino al 35 per cento con l’obiettivo di migliorare la qualità e ridurre consumi energetiche favorire l’utilizzo delle fonti rinnovabili; 3.
introdurre forme semplificate e celeri per l’autorizzazione degli interventi previsti in coerenza con le normative in vigore.
Le leggi regionali possono individuare aree nelle quali gli interventi di ampliamento sono esclusi o limitati (beni culturali, aree di pregio, ecc), nonché gli ambiti nei quali questi interventi sono favoriti e incentivati (ad es. aree urbane degradate).
Insieme alla firma dell’accordo il Governo emana un decreto legge per semplificare le procedure di competenza esclusiva dello Stato con l’obiettivo di rendere più rapido l’iter amministrativo dell’attività edilizia.
In particolare le misure di semplificazione che le Regioni propongono al Governo riguardano: 1.
fissare un termine certo e breve per il rilascio delle autorizzazioni e permessi di competenza delle amministrazioni statali preposti alla tutela della sicurezza, del paesaggio, del demanio idrico (sovrintendenze, vigili del fuoco, ecc); 2. semplificare il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e delegificare i piccoli interventi dall’obbligo delle autorizzazioni (cosa che in Toscana è stata approvata dalla giunta la scorsa settimana); 3. semplificare le procedure per la valutazione ambientale strategica (Vas), evitando così duplicazioni delle procedure urbanistiche; 4.
semplificare le procedure per le costruzioni in zone sismiche in modo da consentire l’inizio dei lavori con la presentazione dei progetti e con controlli a campione.
Infine, le Regioni chiedono al Governo un impegno comune per varare un vero Piano casa per rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà ad accedere al libero mercato degli affitti. Al Governo sono richiesti appositi finanziamenti e la destinazione a Regioni e Comuni insieme al maggior gettito Iva derivante gli interventi previsti dall’accordo.
Una busta gialla, di quelle che servono per piccoli pacchi, con l'indirizzo: Regione Toscana – Assessore Eugenio Baronti.
E' arrivata stamani a Novoli ed è stata recapitata presso la segreteria dell'assessore alla casa. Ma il pacchetto, che aveva l'indirizzo scritto con una strana grafia, ha subito insospettito il personale di segreteria, che non l'ha aperto. Un rapido controllo al metal detector e il responso della macchina induce a chiamare le forze dell'ordine. Arrivano polizia e carabinieri. La Digos preleva la busta e conferma i sospetti: c'è un proiettile. Subito scattano le indagini per capire la genesi del gesto.
«E' un brutto segno – commenta il presidente Claudio Martini, avvertito mentre è di ritorno da Roma – di quelli che mirano ad intimidire. Al momento non sappiamo se sia frutto di una sola mente squilibrata o se dietro ci sia più di una persona. Chiunque sia l'autore sappia però che si sbaglia di grosso, non riuscirà nel suo intento, non ci faremo intimidire. All'assessore Baronti, che sta portando avanti con impegno una riforma coraggiosa, ribadisco tutta la mia vicinanza ma soprattutto ribadisco che da parte mia e dell'intera giunta non gli faremo mancare mai l'appoggio e il sostegno necessario.
E mi auguro che l'autore, o gli autori, vengano scoperti e assicurati al più presto alla giustizia».
“Sdegno e ferma condanna per il violento gesto di intimidazione contro un rappresentante delle istituzioni”. È con queste parole che il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini esprime “la più assoluta riprovazione” per le minacce rivolte all’assessore regionale alla casa, Eugenio Baronti, al quale anonimi hanno fatto recapitare una busta chiusa contenente una pallottola.
“Ancora una volta si vuole condizionare attraverso intimidazioni violente l’operato di chi lavora con dedizione nell’interesse del bene pubblico. A Baronti va la mia totale solidarietà e l’appoggio perché continui la propria azione di governo con spirito libero da condizionamenti. Le istituzioni non si lasceranno intimidire dalle azioni di chi, da qualunque parte provenga, non ha altro obiettivo se non quello di colpire la democrazia nel nostro paese”.
“La più netta e ferma condanna per il vigliacco gesto dell’invio di un proiettile all’assessore alla ricerca, università e casa della Regione Toscana, Eugenio Baronti.
E’ un gesto intimidatorio che pone chi lo ha compiuto fuori dai confini della democrazia e di qualsiasi discussione, anche la più aspra. La mia piena solidarietà a Baronti, anche a nome di tutta la Commissione Territorio e Ambiente”. Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, esprime solidarietà all’assessore Eugenio Baronti che oggi ha ricevuto una busta contenente un proiettile.
Nel corso della commissione d’inchiesta sulla Emergenza abitativa in Toscana l’assessore regionale alla Casa, Eugenio Baronti, ha annunciato di avere ricevuto “un proiettile chiuso in una busta che ho provveduto a consegnare alle Autorità competenti” dopo che “nei giorni scorsi avevo ricevuto altre minacce da ignoti”.
Immediata è stata la reazione dei componenti della commissione d’inchiesta. Il presidente Luca Titoni (Udc) ha commentato: “E’ un fatto grave che tutti noi condanniamo. All’assessore va le mia solidarietà e quella dei consiglieri commissari”. L’assessore Baronti ha partecipato alla seduta odierna per relazionare sulla proposta di legge regionale sull’edilizia residenziale sociale e parlando di quanto accadutogli ha sottolineato: “Dico questo per far capire qual è il clima che si sta vivendo attorno a questa delicata materia”.
Alla seduta odierna erano presenti, con l’assessore Baronti e il presidente Titoni, anche i consiglieri regionali Nicola Danti (Pd), Alessia Petraglia (Sd), Paolo Marini (Pdci), Stefania Fuscagni (Fi-Pdl), Marcella Amadio (An-Pdl), Giancarlo Tei (Ps) e Jacopò Ferri (Af). Tutti hanno espresso la loro solidarietà a Baronti.
Il sindaco Leonardo Domenici ha espresso la sua solidarietà all'assessore regionale alla casa Eugenio Baronti, che oggi ha ricevuto una lettera contentente un proiettile.
"Queste intimidazioni sono intollerabili - ha detto Domenici - Colpiscono le istituzioni e le persone che le rappresentano. Respingiamo con fermezza ogni gesto di violenza ed esprimiamo la nostra totale solidarietà a Baronti".
Solidarietà ad Eugenio Baronti è stata espressa da Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista dopo che una busta contenente un proiettile, sembra di carabina, e indirizzata all'assessore alla ricerca, università e casa della Regione Toscana, è stata recapitata oggi alla segreteria dell'assessorato, nella sede della Regione in zona Novoli a Firenze.
«Baronti - ha aggiunto Anna Nocentini - è stato fatto oggetto di intimidazioni di stampo mafioso. Condanniamo senza appello queste modalità che niente hanno a che fare con la vita democratica».
"Voglio esprimere tutta la mia solidarietà all'Assessore Eugenio Baronti, che in data odierna ha ricevuto una busta contenente un proiettile presso la sede della Regione Toscana. Condanno questo ennesimo gesto di minaccia. Purtroppo Firenze, non è nuova a questi gesti, figli molte volte di un conflitto ideologico e politico portato agli estremi".