Firenze, 27 marzo 2009- A Careggi si costituisce un dipartimento ad attività integrata ospedaliero-universitaria, a supporto delle funzioni didattiche e di ricerca già integrate nell’Azienda. Della nuova struttura organizzativa farà parte, su base volontaria, personale tecnico amministrativo messo a disposizione dall’ateneo, il cui costo sarà a carico dell’Azienda ospedaliero-universitaria.
Alla Regione Toscana l’Ateneo cederà i risultati delle ricerche e dei brevetti nel campo biomedico e farmaceutico realizzati presso l’Azienda.
E’ quanto stabilito nella convenzione fra l’Azienda ospedaliero–universitaria Careggi e l’Università di Firenze, approvato oggi dal Consiglio di amministrazione dell’ateneo, in attuazione del protocollo d’intesa stipulato il 26 gennaio scorso fra la Regione Toscana, le Università di Firenze, Pisa e Siena e le Aziende ospedaliero-universitarie toscane per sostenere le attività di formazione e di ricerca clinica e preclinica.
L’atto approvato oggi prevede che l’Azienda Careggi sostenga 9 milioni di euro per le spese relative a 240 unità di personale messe a disposizione dall’Ateneo. La nuova struttura organizzativa, istituita sul modello dei Dipartimenti ad attività integrata già attivati presso l’Azienda, partirà il prossimo 1 aprile. La convenzione ha durata quinquennale ed è rinnovabile.
“Questo è un positivo esempio - ha dichiarato il rettore dell’Ateneo fiorentino Augusto Marinelli - di come potrebbero svilupparsi complessivamente i rapporti dell’Università con la Regione.
La convenzione consente di disporre di uno strumento organizzativo che da una parte valorizza i risultati della ricerca universitaria e il personale ad essa dedicato e dall’altra aiuta a dare risposte nel breve periodo anche sul versante del personale precario, andando ad alleggerire la quota di Fondo di finanziamento ordinario impegnata su spese di personale. Di fatto questo dipartimento ad attività integrata, in cui opererà personale tecnico amministrativo, rispecchia in maniera semplificata il modello già sperimentato per i docenti universitari per quanto riguarda le loro attività di assistenza: si tratta, per così dire, di un’estensione dell’Atto aziendale di Careggi, la “carta costituzionale” dell’azienda ospedaliero-universitaria.
In questo senso mi preme anche rilevare la profonda coerenza che lega i vari protocolli e accordi stretti fra l’Ateneo e la Regione in questi anni in un percorso di integrazione e coordinamento fra l’Università e il Servizio sanitario regionale”.
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi Edoardo Majno ha commentato: “Non appena avremo il via libera della Regione ci attiveremo per rendere operativo il protocollo che è una straordinaria opportunità per definire con atti concreti l’itinerario di integrazione fra le realtà ospedaliera e universitaria.
Con questo accordo si realizza la possibilità di dare ulteriore impulso agli orientamenti strategici della ricerca biomedica.
Le eccellenze della ricerca preclinica e clinica della Facoltà di Medicina e i contributi alla ricerca biomedica delle altre facoltà dell’ateneo fiorentino, potranno trovare pieno sostegno e valorizzazione.
Queste nuove opportunità nell’amministrazione di tutto il personale di supporto alla ricerca rendono più versatile e flessibile l’organizzazione dell’ospedale, verso le nuove esigenze di domanda di sanità. In questo senso sarà possibile definire un orientamento partecipato dei percorsi didattici e informativi, per i quali potranno essere a disposizione strutture e risorse umane integrate”.