Firenze, 23 Marzo 2009- Firenze è terza fra le grandi città italiane ad essere considerata sicura dai propri residenti. Il 62% dei fiorentini considera infatti la sua città "molto o abbastanza sicura"; una percentuale che è più alta solo a Venezia (81%) e a Cagliari (77%), in una classifica che vede poi Genova (55%), Milano (52%), Torino e Bologna (51%), Roma (45%), Bari (38%), Palermo (30%) e chiusa da Napoli, dove a sentirsi sicuro è il 9% dei residenti. E' quanto emerge da un'indagine sulla percezione dell'insicurezza fra i cittadini, realizzata nel mese di gennaio e presentata stamani da Anci-Cittalia a Novara.
Dalla ricerca emerge che per gli abitanti di Firenze i fattori che alimentano il senso di insicurezza sono soprattutto la mancanza o la precarietà del lavoro; la scarsa efficacia della giustizia; l'aumento delle diseguaglianze e la crisi economica (a Firenze quest'ultimo fattore è maggiore che nelle altre città). Quanto alle ragioni che fanno ritenere insicuro un luogo, per gli abitanti di Firenze sono principalmente lo spaccio di droga, il pericolo di furti e scippi e l'alta concentrazione di immigrati.
Il 52% dei fiorentini considera la propria città sicura "nella maggior parte dei luoghi"; quanto al proprio quartiere di residenza, il 66% lo ritiene molto o abbastanza sicuro, mentre il 34% poco sicuro. Rispetto a qualche anno fa, il 54% lo ritiene sicuro nello stesso modo, il 4% di più, il 42% di meno. Inoltre, il 48% dei fiorentini pensa che il problema della sicurezza urbana nei prossimi mesi diventerà più acuto, perché ci sarà più povertà e disagio; il 42% ritiene che rimarrà costante, il 10% che diminuirà.
E' stato anche chiesto quali sono le situazioni in cui ci si sente più sicuri, dando un punteggio da 1 a 10: a Firenze al primo posto risulta "quando si va a fare la spesa" (7,2), seguito da "nei centri commerciali (6,9) e da "quando si cammina per le vie del centro" (6,6). Quanto alle abitudini di vita rispetto alla sicurezza, a Firenze la maggioranza degli abitanti ha risposto di non averle modificate (53%); il 37% le ha modificate "solo parzialmente"; il 10% ha risposto decisamente di sì.
Venendo ai possibili interventi, il 67% dei fiorentini pensa che i Comuni dovrebbero avere più poteri e che sarebbe importante investire di più in sicurezza (90%); in questo senso, notevole è ritenuto il ruolo della polizia municipale (87%).
Divieto di vendita per asporto di alcolici di ogni gradazione e di qualsiasi bevanda in contenitori di vetro dalle 22 alle 3 di notte nel centro storico cittadino dal 1° aprile al 31 maggio. La misura, che include anche gli ambulanti e i distributori automatici, si applica nell'area delimitata dai viali di circonvallazione a destra e a sinistra dell'Arno.
E' quanto prevede l'ordinanza firmata oggi dal prefetto Andrea De Martino a seguito delle valutazioni espresse dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si era riunito la scorsa settimana per esaminare la necessità di prevenire e contrastare quegli episodi di risse con l'uso di bottiglie come strumenti di offesa - come quelle accadute in passato alle Cascine - di vandalismo e di disturbo della quiete pubblica causati, ancora di recente, dall'abuso di alcolici. Proprio pochi giorni fa in piazza della Signoria si sono verificati lo sfregio al Ratto di Polissena nella Loggia dei Lanzi e il tentativo di colpire la statua di Ercole e Caco davanti a Palazzo Vecchio.
Ci sono stati poi ripetuti danneggiamenti notturni ad auto parcheggiate in varie strade cittadine.
"E' stato registrato un preoccupante aumento del consumo di alcolici - ha dichiarato De Martino - che innesca condotte pericolose, come mettersi alla guida in stato di ebbrezza, o atti di inciviltà che portano a scempi e danneggiamenti. Noi possiamo fissare regole sulla vendita delle bevande e aumentare i controlli delle forze dell'ordine sulle strade, ma non basta. Serve - ha aggiunto il prefetto - un atteggiamento più responsabile da parte di tutti.
Servono comportamenti ispirati a una cittadinanza attiva che siano più attenti nel preservare la salute e che siano diretti alla protezione dell'ambiente di vita. Serve un approccio più consapevole e critico nei confronti dell'alcol e in questo senso si orientano le misure adottate oggi. Mi rivolgo in particolare ai più giovani - ha concluso De Martino - con un richiamo alle loro coscienze perché possano cogliere i rischi dell'abuso di alcolici e la necessità di comportamenti anche alla guida assennati e scrupolosi." Sono state ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica ben 426 patenti dall'inizio dell'anno (erano state complessivamente 1231 nel 2008): 115 a gennaio (104 nello stesso mese dell'anno passato) e ben 183 in febbraio a fronte delle 77 del 2008.
Fino al 20 di marzo sono state 126 le patenti ritirate contro le 71 di marzo 2008.
Le misure antialcol comprendono anche un'ordinanza per il divieto di detenere, salvo il possesso finalizzato alla vendita autorizzata, confezioni di bevande alcoliche che, per la quantità posseduta, risultino non esclusivamente destinabili al normale uso personale. Il provvedimento, che sarà valido anch'esso dal 1° aprile al 31 maggio, si applicherà in quelle zone di ritrovo occasionale o abitudinario all'aperto, dove sono stati segnalati allestimenti provvisori e clandestini di distribuzione di bevande alcoliche che hanno dato luogo a episodi di risse e aggressioni.
Sono interessate dal divieto: piazza Indipendenza, le Cascine, piazza Santo Spirito, piazza Santa Croce, piazza Stazione, piazza Santa Maria Novella, piazza dell'Unità Italiana, piazza Santissima Annunziata e piazza San Lorenzo.