dell'Associazione di volontariato Idra, iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Ricordate Paolo Rumiz a novembre del 2005? Il giorno stesso, indignati, gli scrivemmo.
Una decina di giorni più tardi, tornammo a scrivergli.
Qualcosa, l'anno dopo, successe... (era il 7 agosto 2006).
Il 28 agosto, ringraziammo Rumiz e con lui il direttore de la Repubblica.
Il giorno dopo la Repubblica pubblicò la nostra lettera, sotto il titolo “Il viaggio di Rumiz e la Tav del Mugello”.
Quella lettera sollecitò l'attenzione di Alessandro Sortino delle Iene: ci telefonò per essere aiutato a capire, a documentarsi e a confezionare quel dirompente servizio sulla TAV che andò poi in onda il 24 ottobre 2006 mettendo in piena luce, anche sugli schermi video, l'esemplare intreccio di interessi, sviste, errori, omissioni e furberie che ha permesso di depredare le falde dell'Appennino e l'erario pubblico.
Quel servizio non sembra più essere reperibile sul sito delle Iene, ma qualcuno ha provveduto a trasferirlo su You Tube, suddiviso in parte 1, parte 2 e parte 3.
Il mese successivo, Alessandro Sortino ritornò sull'argomento: quella trasmissione aveva provocato qualche conseguenza. Oggi, questo nuovo pezzo di Paolo Rumiz sulle pagine nazionali de la Repubblica.
Ci fa piacere, inutile sottolinearlo. Ma quanto sarebbe stato più utile, ahinoi!, raccontare queste stesse cose - invece che alla fine di una Vajont strisciante, a valle di un processo penale ormai concluso - già in quel novembre 2005, quando tanti dei fatti descritti erano lì ormai da un pezzo.
Quanto sarebbe importante che giornalisti, scrittori e intellettuali di questa Italia violata da colossali interessi bipartizan intervenissero prima che i crimini ambientali si consumino, quando le cassandre come noi mettono documentatamente in guardia ma nessuno ascolta....