Fondiaria SAI SpA, proprietaria dell’area, e i tecnici del Comune, affermano l’assenza di progetti definitivi. Ma la proprietà ha presentato, in data 16 febbraio 2009, la DIA 696, a firma dello studio Pierattelli Architetture, per richiedere al Comune di cambiare la destinazione d’uso della Villa ‘Il Gioiello’, posta in Via San Leonardo. Si tratta della realizzazione di una struttura alberghiera turistico - ricettiva per un totale di 13 appartamenti. La richiesta di modifica di destinazione si basa sul piano turistico cittadino contenuto in una Delibera del Consiglio Comunale del 22.12.2003 che autorizza la trasformazione in albergo di qualsiasi struttura immobiliare a patto che vengano rispettate alcune condizioni.
I Verdi di Firenze intervengono sulla notizia: “Ci chiediamo poi cosa significhi che nell’ultima versione del Piano Strutturale, nell’UTOE 16, denominato San Gaggio, area in cui ricade la Via San Leonardo, si aumenti a 3000 mq la superficie da destinare a strutture ricettive.Non vorremmo ritrovarci, e con noi pensiamo non lo vorrebbero la gran parte dei cittadini fiorentini, oltre all’albergo di 13 camere, autorizzato con la DIA, anche un complesso plurifunzionale turistico - ricettivo di lusso, che devasti le migliori colline fiorentine, sotto il Forte Belvedere.”
Da lunedì mattina ad oggi quasi quaranta alberi , tra platani e ligustri, sono stati abbattuti in poche ore tra via Gordigiani,via Bonsignori e viale Redi.
Alla presenza di vigili e forze dell’ordine munite di minacciose manette a vista, i cittadini del quartiere hanno assistito attoniti e impreparati a quest’ennesimo blitz. A nulla sono valse le proteste. Eppure solo qualche mese fa era stata votata dal consiglio di quartiere la variante al progetto che doveva salvare le alberature dei viali. La situazione della zona è peggiorata con la sistematica cementificazione, la sostituzione di capannoni dismessi con palazzi residenziali, un cumulo di interventi che sarebbe insostenibile anche in aperta campagna (multisala e centro commerciale in via Forlanini, stazione sotterranea Foster in viale Corsica, messa in sicurezza del Mugnone e tramvia in via Gordigiani).
Se l'attesa sentenza del Tar sulla ristrutturazione edilizia dell'ex panificio militare sarà favorevole al Comune di Firenze, i lavori iniziati due giorni fa dovranno essere interrotti, le opere realizzate saranno demolite e dovrà essere ripristinato lo stato precedente: è questo il senso della formale comunicazione di 'avvio del procedimento' inviata oggi dagli uffici della Direzione urbanistica alla proprietà del complesso immobiliare.
"In data 10 marzo 2009 - spiegano gli uffici ripercorrendo la vicenda - è stata presentata all'amministrazione una comunicazione di inizio lavori riferita ad una delle 9 DIA presentate nella primavera 2007; la DIA prevede la realizzazione di un sistema di garage privati interrati posti nel resede della porzione dell'area collocata tra via Da Empoli, via Dei Marignolli e via Mariti. La DIA faceva parte di una più ampia serie di progetti di ristrutturazione edilizia, finalizzati a riconvertire i fabbricati ex militari alla funzione residenziale sulla base dell' asserito presupposto che il vincolo di destinazione pubblica dell'area fosse da considerarsi decaduto.
Dopo che la DIA era stata dichiarata nulla (con ordinanza n. 786 del 2007), la proprietà aveva ricorso al TAR della Toscana, che tuttavia non aveva concesso la sospensiva richiesta. L'istanza di sospensiva era stata invece accolta dal Consiglio di Stato, che (con ordinanza n. 1557 del 2003) aveva sospeso l'efficacia del provvedimento del Comune, sino alla decisione di merito da attesa da parte del TAR Toscana. Il TAR ha discusso il ricorso il 26 febbraio scorso, ed è in procinto di emettere la relativa sentenza di merito; qualora questa confermasse la legittimità delle ordinanze con le quali il Comune aveva dichiarato nulle le DIA presentate dalla proprietà , i lavori eventualmente eseguiti nel frattempo, in forza della recente ordinanza del Consiglio di Stato, sarebbero da considerarsi privi di titolo e conseguentemente soggetti alla applicazione delle sanzioni ripristinatorie (di cui al Titolo VIII°, Capo I° della L.R.1/2005).
A fronte di tale ipotesi, in data di oggi, è stata fatta alla proprietà formale comunicazione di Avvio del procedimento (ex- art.7 della L. 241/1990).
Questa la precisazione di Antongiulio Barbaro, presidente della Commissione urbanistica del Consiglio comunale, in merito ad alcune prese di posizione e informazioni di stampa sulla vicenda dell'ex panificio militare. "In merito alla vicenda dell'area dell'ex panificio militare, la Terza Commissione "urbanistica" ha ricevuto in novembre una richiesta di audizione da parte del Comitato di cittadini che segue da anni tale questione.
Come in tutti i casi precedenti, ho tempestivamente provveduto ad informare la Commissione di tale richiesta per verificare se vi fosse consenso tra i colleghi nel disporre tale audizione: all'epoca la Commissione era costantemente impegnata nell'esame della proposta di delibera per l'approvazione finale del Piano strutturale e quindi, anche tenuto conto che non vi erano provvedimenti deliberativi di competenza del Consiglio su tale area, i consiglieri furono concordi nel rinviare l'eventuale audizione ad una fase successiva.
Alla luce degli ultimi avvenimenti, la Commissione potrebbe, se vi sarà accordo tra i suoi membri, disporre una tale audizione. Nel farlo credo si dovrà tenere conto che tuttora non vi sono da esaminare sull'argomento proposte di delibera di competenza del Consiglio e che comunque si è in attesa di un'importante pronunzia del TAR Toscana in merito ai ricorsi proposti dalla proprietà avverso i diversi provvedimenti già assunti dal Comune di Firenze: quelli miranti a sospendere l'efficacia delle DIA depositate dai privati e ad imporre per le zone destinate ad attrezzature pubbliche la predisposizione di un Piano di recupero nel caso di cambio di destinazione d'uso".
“Continua lo scempio della città da parte di questa amministrazione guidata dal Partito Democratico.
La giunta Domenici prosegue senza freni nella devastazione di Firenze senza curasi dei cittadini, che non vengono neppure avvisati di quello accadendo sulla loro pelle. Lunedì hanno abbattuto senza preavviso ben 31 alberi in via Gordigiani. Oggi hanno iniziato i lavori nell'area dell'ex Panificio Militare. La protesta di oggi, come tutte le altre, è la riprova della totale mancanza di partecipazione dei fiorentini alle scelte compiute dall’amministrazione. In occasione di questi ennesimi scempi, il candidato sindaco Matteo Renzi era assente: non c’era mentre tagliavano gli alberi, mentre cominciano la cementificazione dell’area dell’ex panificio militare, mentre decidevano il sottoattraversamento della Tav.
Come d'altronde è sempre accaduto nei suoi cinque anni da presidente della provincia. Renzi come Domenici non ha fatto niente per impedire il degrado della città. A lui interessa unicamente la poltrona di sindaco. La soluzione dei problemi è un optional. Di tutto ciò si stanno accorgendo i fiorentini che hanno veramente a cuore le sorti della città, i quali hanno compreso che Renzi è come Domenici. Coloro che hanno visto il taglio indiscriminato degli alberi, che saranno presenti oggi al panificio militare e che domenica chiederanno gran voce di fermare le linee 2 e 3 della tramvia, il sottoattraversamento della TAV e la cementificazione.
Quando saranno toccati i problemi concreti della città, i cittadini sapranno come scegliere.”