Diminuiscono le rapine in banca nel 2008: -59,5% in provincia di Firenze e -73,7% nel capoluogo rispetto all'anno precedente, passando rispettivamente da 74 a 30 e da 38 a 10. Accanto a questa flessione, si registra un altro dato positivo, l'aumento dei delitti scoperti. Nel 2008 sono stati individuati, infatti, gli autori di 26 delle 30 rapine commesse in provincia (l'86,67%) e i responsabili di tutte le dieci rapine compiute nel capoluogo. Un buon risultato che è anche il frutto della collaborazione sempre più stretta e proficua, fra forze dell'ordine e istituti di credito.
Per rafforzarla ulteriormente il prefetto Andrea De Martino, i vertici provinciali delle forze dell'ordine, il responsabile della sicurezza di ABI Marco Iaconis e i delegati dei 42 istituti di credito della provincia si sono ritrovati oggi a palazzo Medici Riccardi per sottoscrivere un accordo che prevede una serie di impegni reciproci per migliorare i livelli di sicurezza nelle banche.
Sul fronte degli interventi di difesa passiva, le banche firmatarie implementeranno gli impianti già esistenti, dotando ciascuna dipendenza di almeno 4 sistemi tra i tredici individuati dal protocollo: bussola, metal detector, rilevatore biometrico, vigilanza, video collegamento/videosorveglianza, videoregistrazione, allarme antirapina, sistema di protezione perimetrale, bancone blindato, dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata, meccanismo di erogazione temporizzata del denaro, sistema macchiatura e quello di tracciabilità delle banconote.
In particolare, la videosorveglianza è da considerarsi tra le misure obbligatorie con l'utilizzo della tecnologia digitale che assicura una migliore risoluzione delle immagini. Particolare attenzione è riservata alla tutela dei dati personali, prevedendo che le informazioni raccolte con gli impianti di videoregistrazione e di rilevazione biometrica siano trattate secondo quanto prescritto dal Garante della Privacy.
Inoltre gli istituti comunicheranno alle forze dell'ordine il nominativo e i recapiti di un responsabile generale per la sicurezza e di un referente in ciascuna succursale in grado di segnalare le situazioni di rischio, come i guasti ai sistemi di allarme e di controllo degli accessi, l'aumento inconsueto di giacenze di cassa, i movimenti sospetti di persone all'interno e all'esterno della banca.
Uno sguardo particolare dovrà essere riservato alla manutenzione degli impianti di sicurezza, in modo da garantirne il pieno funzionamento, e alle attività di formazione del personale, in particolare sui comportamenti antirapina più adeguati, da adottare secondo le diverse situazioni.
Sotto questo profilo viene confermata la disponibilità delle forze dell'ordine a fornire, anche attraverso incontri con le banche, informazioni anticrimine e consulenza in caso di revisione dei sistemi di sicurezza o di nuove installazioni, in modo da consigliare l'adozione di quegli strumenti che meglio favoriscono l'attività investigativa. Le forze dell'ordine si impegnano inoltre a segnalare alle banche, anche tramite l'Abi, quelle criticità che dovessero eventualmente manifestarsi in determinate circostanze per il numero e la tipologia di rapine commesse.
"I risultati ottenuti finora - ha detto il prefetto De Martino - sono soddisfacenti e auspico di poter sviluppare quanto prima un'analoga iniziativa con Poste Italiane per la sicurezza negli uffici postali." Su questo fronte, infatti, mentre a Firenze si è registrata nel 2008 una diminuzione delle rapine del 33,3% rispetto all'anno prima, nella provincia si è verificato un aumento del 27,8%.