I Carabinieri del Comando Provinciale di Prato hanno smantellato un gruppo criminale di etnia cinese responsabile di reati di estorsione e rapina aggravata ai danni di una malcapitata donna cinese. L'indagine è partita dalla presentazione, avvenuta in data 30 aprile 2008 da parte di una 31enne cinese clandestina, di una denuncia relativa ad una estorsione in corso che la donna stava subendo ad opera di 5 suoi connazionali. Nel dettaglio la donna raccontava che i malviventi si erano presentati qualche giorno prima presso la sua abitazione, ubicata nella Chinatown pratese, minacciandola violentemente per indurla a prostituirsi in alcune case da loro gestite in città, oppure, in alternativa a pagare loro la somma di 5.000 €.
L'episodio in questione risultava essere solamente l'ultimo di una serie di precedenti richieste estorsive, iniziate nel 2006, prolungatesi poi nel 2007 per arrivare a quella del 2008, nel corso delle quali la denunciante era stata anche vittima di violenti pestaggi che le avevano provocato gravi lesioni a seguito delle quali era stata anche costretta a recarsi presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Prato. In passato i malviventi si erano avvalsi anche dell'ausilio di una pistola. Sulla scorta della denuncia presentata, nella tarda serata del 03 maggio 2008, personale del Nucleo Investigativo traeva in arresto in flagranza di reato per tentata estorsione, nel pieno tentativo di riscossione dei 5.000 € richiesti, 2 dei malviventi, entrambi cinesi clandestini, uno dei quali trovato in possesso, inoltre, di un coltello a scatto di genere proibito.
Gli arresti generavano da subito un evidente fermento all'interno del gruppo criminale che, aduso fino a quel momento ad agire nell'impunità e con prepotenza facendo leva proprio sulla fragilità degli obiettivi scelti ossia dei clandestini, dava inizio ad una ossessiva azione di ritorsione attuata attraverso reiterate minacce gravi dirette sia alla vittima che anche al compagno della stessa, anch'egli un cinese clandestino. Gli accertamenti, i riscontri ed i controlli a tappeto effettuati dal personale dipendente a partire dalla presentazione della denuncia permettevano di identificare e dimostrare in maniera certa le responsabilità di altri 2 autori dell'ultimo evento delittuoso, nonché di altri 2 soggetti partecipanti ai precedenti episodi.
Il G.I.P del Tribunale di Prato, sulla scorta degli elementi raccolti in merito e concordando con le richieste avanzate, emetteva nei confronti degli stessi un'ordinanza di custodia cautelare per i 4 malviventi.
I soggetti, dopo una breve ma intensa attività informativa venivano tutti rintracciati ed arrestati.