di Walter Fortini
Firenze- Le imprese si lamentano della stretta creditizia, degli spread in aumento che vanno sommarsi ai tassi di interesse fortunatamente in discesa, dei tempi di istruttoria più lunghi e di rating attribuiti dalle banche, a loro giudizio, opachi nelle motivazioni. «Vigileremo attraverso l'osservatorio regionale sul credito, a cui abbiamo deciso di affiancare un tavolo di di confronto permanente tra domanda e offerta in Toscana. E attorno a quel tavolo faremo sedere istituti bancari e associazioni di categoria, Consorzi Fidi e Fidi Toscana» risponde l'assessore regionale al bilancio Giuseppe Bertolucci rivolgendosi in particolare a Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato che oggi, anticipando alcuni dati che saranno presentati domani da Unioncamere Toscana, hanno spiegato come il 77% delle imprese toscane del commercio, del turismo e dell'agricoltura lamentino una stretta del credito reale e che da settembre a oggi le domande di finanziamento respinte dalle banche sono cresciute del 20 per cento.
«La situazione – ribadisce l'assessore – richiede misure straordinarie e un monitoraggio costante, in modo che se c'è da aggiustare la rotta lo si possa fare velocemente».
La Regione ha attivato due fondi da 48 milioni operativi dal 12 febbraio, creati con lo scopo di garantire prestiti alle imprese da parte delle banche per almeno 480 milioni. Con gli istituti bancari, una sessantina tra le banche più presenti in Toscana, è stato sottoscritto a dicembre anche un accordo in cui si fissano gli spread massimi applicabili.
«L'osservatorio sul credito affiancato dal tavolo permanente – conclude Bertolucci – potrebbe utilmente servire anche a esaminare le iniziative intraprese a livello locale con il sistema bancario, per coordinarle ma anche semplicemente per promuoverne in modo migliore la conoscenza. Il tavolo potrebbe verificare, nel tempo, la risposta alle misure decise e proporre eventualmente nuovi strumenti finanziari, se quelli operativi si dimostrassero insufficienti per aiutare l'accesso al credito.
Le riunioni del tavolo potrebbero aiutare anche a migliorare il rapporto tra banche e imprese, oltre che a capire le reciproche esigenze. E naturalmente sarà utile per monitorare l'applicazione del protocollo che con le banche abbiamo sottoscritto».