Di Francesca Calonaci
Firenze- «L'idea di una direttrice metropolitana su ferro, di collegamento tra Firenze e le aree di Prato e Pistoia si inserisce nella nostra strategia di rendere la Toscana più accessibile, per creare quella città toscana caratterizzata da interconnettività ed integrazione che abbiamo a cuore». Così l'Assessore regionale ai trasporti ed infrastrutture Riccardo Conti è intervenuto oggi al convegno 2000 anni di mobilità in Toscana. Muoversi oggi nell'area metropolitana: il progetto di una metrotranvia tra Firenze, Prato e Pistoia.
«Una soluzione di ferrovia leggera di cui per ora non esistono precedenti in Italia (ci sono in Germania e Francia) – prosegue l'assessore Conti - sembra ottimale per ridurre i costi di realizzazione, avere un impatto limitato sul territorio ed a vere alta permeabilità per l'utenza diffusa (il treno è più adatto per fermate più distanti tra di loro e ricevere utenza concentrata alle stazioni) con un servizio che garantisca anche i collegamenti a breve distanza nell'area stessa e non solo con Firenze.» Anche questo progetto, che vedrà la presentazione dello studio di fattibilità entro la prossima primavera, contribuirà al completamento dei lavori per la realizzazione del nodo di Firenze previsti per il 2013, che creeranno le condizioni per un forte potenziamento del servizio passeggeri regionale e metropolitano.
«Ogni giorno – conclude Conti - avremo 280mila passeggeri in più che si sposteranno in treno, oltre 230 auto in meno sulle strade fiorentine, e quindi oltre 800.000 tonnellate in meno di anidride carbonica nell'aria e 2,5 tonnellate in meno di ossidi di azoto. Un bel risultato anche per la salute di tutti i toscani». La nuova direttrice di collegamento ferrotranviario fra Agliana-Montale e Firenze, che si svilupperà da Campi Bisenzio ad Agliana passando per Prato ed in prossimità dell'asse della Declassata, era stata immaginata già nel 2002 nell'ambito dell'attività del comitato per il nodo ferroviario di Firenze.
Lo scopo dell'opera infrastrutturale è quello di dare continuità al collegamento Firenze SMN-Osmannoro-Campi già previsto dagli accordi con impegno, da parte dello Stato, a trovare i necessari finanziamenti (per ora è realizzato fino all'impianto di Osmannoro - Le nuove officine).
E' dell'11 giugno 2002 la prima intesa fra Regione Toscana, Province, Comuni e camere di Commercio per uno studio di prefattibilità. A questa intesa segue, nel maggio 2002, un accordo fra le 3 CCIAA e il comune di Prato per la realizzazione da parte di quest'ultimo dello studio.
Lo studio si è concluso nel giugno 2006, individuando tre possibili corridoi, tra cui successivamente è stato scelto quello parallelo alla declassata.