Firenze, 24 febbraio- «Il PM10 era alle stelle nel 2008, busvie e ztl sono sempre invasi da motorini e furgoni abusivi, mentre la politica istituzionale e la campagna elettorale si sono dimenticati dei 300 morti ogni anno per smog e della crisi del trasporto pubblico». E' quanto affermano Angelo Cappelletti e Maurizio Da Re, rispettivamente presidente e responsabile mobilità di Legambiente Firenze, presentando nuovi dati sulle polveri fini e un proprio test sulle corsie preferenziali.
«A Firenze nel 2008 il PM10 è aumentato rispetto agli anni precedenti, con 101 giorni di superamento dei valori limite (erano 76 nel 2007, 87 nel 2006 e 78 nel 2005), tre volte superiore ai 35 giorni consentiti dalla legge e dalla Unione Europea - continua Cappelletti - anche nel 2009 il PM10 continua a essere alto con già 25 giorni di superamenti registrati fino a ieri con la centralina Arpat di viale Gramsci.
Occorre quindi riprendere la politica dei blocchi dei veicoli più inquinanti per le polveri fini, i veicoli diesel». Legambiente Firenze avanza quindi nuove proposte antismog. «Va esteso il divieto di circolazione alle auto diesel euro 2 e ai furgoni euro 1 e 2 - sostiene Da Re - inquinano tre volte di più delle auto euro 0 a benzina non catalizzate, ormai bandite da tempo, e addirittura ci sono anche gli incentivi del Governo per la loro rottamazione e non si capisce perché non si debbano penalizzare, per favorire la loro diminuzione o ricambio (saranno in tutto circa 30.000 in tutta la provincia).
Nel centro storico devono scomparire i furgoni diesel a favore di quelli elettrici e a basse emissioni - aggiunge Da Re - così come devono accelerare e decollare i progetti del Comune, finanziati dalla Regione nel piano antismog, dal bike-sharing ai filtri antiparticolato alle marmitte degli autobus». Legambiente ha inoltre realizzato un test campione su due corsie preferenziali degli autobus, in via Ponte alle Mosse e in via Cerretani, per verificarne l'efficienza e il passaggio di veicoli abusivi.
«Il risultato del nostro monitoraggio sulle due busvie è sconcertante - accusa Cappelletti - i motorini invadono abusivamente la corsia di via Cerretani, mentre le auto e i furgoni abusivi rendono praticamente inutile la busvia di via Ponte alle Mosse». Il test è stato compiuto il 17 febbraio: dalle ore 8 alle 9 in via Cerretani sono stati rilevati 130 motorini abusivi, 47 auto e 22 furgoni (quasi tutti i veicoli provenienti da via Vecchietti), mentre in via Ponte alle Mosse (angolo via Doni) dalle 8,30 alle 10 le auto abusive erano 361, i motorini 301 e i furgoni 84, con 56 veicoli in sosta all'interno della corsia preferenziale.
Legambiente avanza così alcune proposte sulle corsie preferenziali: «Ritorno all'antico per via Ponte Mosse con la corsia ‘contromano’ per i bus e con l'installazione di una telecamera - suggerisce Cappelletti - mentre per via Cerretani sarebbe sufficiente nell'immediato la presenza costante della polizia municipale insieme ai vigilini dell'Ataf come deterrente per gli abusivi». Ma Legambiente si spinge oltre e rilancia sulla pedonalizzazione dell'area intorno al Duomo e in prospettiva del centro storico.
«I 2300 autobus in transito ogni giorno da piazza del Duomo possono essere deviati altrove anche senza attendere la tramvia - si sbilancia Da Re - basta la volontà politica e un progetto di riorganizzazione delle linee dell'Ataf nel centro storico: gli autobus si potrebbero attestare ai margini del centro (per esempio piazza Stazione-Via Vecchietti, S.Marco), ridisegnando i tracciati dei bussini e integrandoli con altri bus a basse emissioni e di dimensione intermedia, già utilizzati da Ataf su altre linee - conclude Da Re - infine si potrebbe utilizzare il nuovo servizio di bike-sharing, che potrebbe avere un ruolo utile proprio per la mobilità nel centro storico».