Firenze 18 febbraio 2009– La crisi, dopo l’Abruzzo, è venuta dalla Sardegna e soprattutto da una città tradizionalmente e pervicacemente di sinistra come Firenze. Il Partito democratico Empolese Valdelsa ha convocato un'assemblea territoriale straordinaria, aperta al pubblico, che si terrà domani, giovedì 19 febbraio alle 21,15, presso la sede delle Pubbliche assistenze di Empoli (via XX Settembre). All'ordine del giorno la fase politica attuale: «Dopo le dimissioni di Walter Veltroni è necessario-spiega Giancarlo Faenzi, segretario Pd Empolese Valdelsa- fare una seria analisi dell'attuale fase politica che stiamo attraversando.
Abbiamo deciso di fare un'assemblea straordinaria dando la possibilità anche a chi non è delegato di parteciparvi, perché crediamo che in questo momento i nostri elettori abbiano bisogno di un luogo di discussione aperta».
“Grande rispetto per la vicenda personale di Walter Veltroni, cui mi ha sempre legato una fraterna amicizia”. Così si esprime Valdo Spini, candidato a sindaco per la lista indipendente “Insieme per Firenze”. “Walter del resto nella prospettiva del Pd ci ha sempre coerentemente creduto.
Mi permetto però di osservare – prosegue Spini - che non è solo Berlusconi che ha vinto una battaglia di egemonia nella società perché con i suoi mezzi ha stravolto il sistema dei valori, ma è la sinistra stessa che ha autodemolito certi suoi valori identitari sui quali costruire il nuovo con solidità”.
La Sinistra e le primarie. Mentre ancora si parla dei risultati di domenica la Capogruppo de La Sinistra in Consiglio provinciale Gloria Campi sottolinea il successo riportato dai candidati della Sinistra e rivendica un ruolo di primo piano per il nuovo partito.
“Volevamo le primarie di coalizione e così è stato; domenica c’è stata una grande prova di partecipazione. Ora in tutta la Provincia si va oltre i gruppi consiliari e si conosce il simbolo de “La Sinistra” grazie ai 16.000 elettori che lo hanno scelto e votato partecipando, volontariamente, e versando più di un euro a testa. Questi elettori – spiega ancora Gloria Campi – hanno detto che vogliono una Sinistra di governo, una Sinistra che sta in una coalizione e che si pone come obiettivo il Governo delle Cose.
L’esito del voto conferma che ci sono ampi spazi tra un Partito Democratico che sta andando sempre più verso una deriva moderata e una Rifondazione Comunista sempre più identitaria; La Sinistra, a riguardo, sta raccogliendo tante adesioni da parte di ex iscritti. Il voto a Marzia Monciatti è un voto eclatante, il 40% in città ed il 31% complessivamente a livello provinciale. Un voto laico che marca un segnale di rottura da parte dell’elettorato, anche del PD, nei confronti dell’apparato di partito.
Buono anche il risultato nel Comune di Firenze per il quale non c’è stata la possibilità di un’espressione libera ed Eros Cruccolini è rimasto “stritolato” dai quattro candidati del PD. Il voto nell’ultima settimana è stato addirittura condizionato dall’induzione del voto utile da parte di alcuni candidati. E comunque, da evidenziare, che il risultato conseguito corrisponde alla metà dei voti del candidato dalemiano Michele Ventura il quale ha avuto mezzi finanziari e organizzativi non indifferenti.
A questo punto è necessario ed opportuno mettersi a sedere – precisa Gloria Campi – per discutere sui programmi che devono sostanziare le cornici abbozzate all’inizio della competizione. Il pericolo reale, che non dobbiamo correre, se ce la faremo, è quello di non consegnare la città e la Provincia alle destre come è successo lunedì in Sardegna. Personalmente ritengo, e parlo naturalmente del livello provinciale, che se non ci saranno problemi programmatici vedrei ottimamente un Vice Presidente donna visto l’impegno profuso nella competizione elettorale delle primarie”.