Firenze, 21 Aprile 2008- Il maestro Franco Zeffirelli donerà alla città di Firenze il suo inestimabile archivio artistico, che costituirà la base fondante di una scuola internazionale di alta specializzazione delle arti dello spettacolo con sede a Firenze. L'annuncio ufficiale è stato fatto questa mattina in Palazzo Vecchio dallo stesso Zeffirelli e dal sindaco Leonardo Domenici. Archivio e scuola troveranno sede nelle ex Scuderie all'interno del parco delle Cascine; sarà una Fondazione a curare gli aspetti organizzativi e gestionali del progetto, che potrà avvalersi di contributi e sostegni pubblici e privati provenienti da ogni parte del mondo.
Un archivio, quello del grande regista e scenografo, che conta migliaia di volumi oltre a foto, bozzetti, lettere, ritratti, fascicoli, oggetti, documenti, che oggi Zeffirelli vuole mettere a disposizione dei giovani perchè imparino le arti applicate allo spettacolo. "Quando il maestro annunciò la sua volontà di donare il suo straordinario archivio, sapevamo che erano interessate anche altre città - ha detto il sindaco Domenici - ma questa era un'occasione che Firenze non poteva né voleva lasciarsi sfuggire.
Oggi quindi possiamo dare vita ad un'idea che vede la volontà di Franco Zeffirelli incontrarsi con quella della città". Il sindaco ha spiegato che sede del progetto saranno i locali degli ex fabbri all'interno delle ex scuderie nel piazzale delle Cascine, attualmente in parte occupate dai cantieri scene del Maggio Musicale Fiorentino. I lavori di ristrutturazione dell'intero immobile sono già cominciati; quelli nei locali ex fabbri, su una superficie totale di quasi mille metri quadri, sono di prossimo inizio e dureranno circa un anno e mezzo.
Nel frattempo comincerà il lavoro per istituire la Fondazione, che coinvolgerà tutti i livelli istituzionali, sia locali che centrali, oltre a soggetti privati. Non a caso stamani erano presenti anche il mecenate e imprenditore russo Mikhail Kusnirovic, che ha assicurato non solo il suo personale sostegno al progetto ma anche l'interessamento del ministro della cultura russo; la console degli Stati Uniti Nora Dempsey; la presidente di Friends of Florence Simonetta Brandolini d'Adda; il direttore della New York University Ellyn Toscano; Lynn Wiechmann dell'Associazione Toscana-Usa, oltre a Francesco Giambrone sovrintendente Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Marco Giorgetti del Teatro della Pergola, Giancarlo Casoli amministratore delegato Bosco Holding.
"Ringrazio la città per aver voluto accogliere il mio patrimonio archivistico, raccolto in oltre 65 anni di lavoro, che in questo modo non andrà disperso - ha detto Franco Zeffirelli - E voglio fare un appello ai collezionisti di tutto il mondo, perché contribuiscano al progetto attraverso nuove donazioni". Zeffirelli ha raccontato dei moltissimi giovani che in questi anni si sono rivolti a lui per imparare, per capire come nasce un processo creativo, per conoscere i segreti e le tecniche del suo lavoro, per avere un aiuto concreto a perseguire i loro ideali: da qui l'idea della scuola che insegni l'"artigianato della cultura".
"Questa scuola non poteva essere che a Firenze - ha aggiunto il maestro - città che ha creato il massimo nel campo delle arti: è nata qui la prima opera mai composta, l'Euridice di Jacopo Peri, scritta nel 1599, che io stesso ho messo in scena per il Maggio Musicale nel 1960. Firenze deve rimpossessarsi del suo primato, della sua tradizione e della sua scuola nel campo della musica, del teatro, della scenografia. Sarà importante per dare una risposta a giovani di tutto il mondo, perché l'arte travalica le lingue e le diverse culture".
Domenici ha aggiunto che la scuola contribuirà a "valorizzare uno dei tratti identitari di Firenze, quello di città della cultura e dell'alta formazione".
Il maestro Zeffirelli, prima dell'incontro con la stampa, aveva incontrato sempre in Palazzo Vecchio la Commissione cultura del consiglio comunale presieduta da Dario Nardella, alla quale aveva anticipato il suo progetto, ricevendo unanime ringraziamento e consenso.
«Sarà necessario aprire un tavolo con le grandi istituzioni culturali e le agenzie formative: dalle scuole, all'accademia, al conservatorio, al Maggio musicale, alla Pergola e a tutte le istituzioni e fondazioni musicali e artistiche che operano in città, utilizzando anche progetti come 'Firenze sapere' promosso dalla commissione cultura nei mesi scorsi».
E' quanto hanno dichiarato la vicecapogruppo del Gruppo democratico Rosa Maria Di Giorgi ed il consigliere Dario Nardella dopo l'annuncio da parte di Franco Zeffirelli della donazione del suo archivio artistico personale alla città. «Zeffirelli è ancora a Firenze con un progetto che lancia una forte sfida alla città - hanno proseguito Di Giorgi e Nardella - la scuola di formazione per le arti e lo spettacolo potrebbe essere meta internazionale di giovani da ogni parte del mondo. Tutte le arti vi devono essere rappresentate e il ricchissimo archivio donato dal Maestro a tutti noi e alle generazioni future può essere il fulcro di questo progetto che può e deve essere sviluppato».
«Il Comune di Firenze ha messo a disposizione la sede - hanno aggiunto i due esponenti del Partito Democratico - ora è necessario impegnarsi per trovare i partner per la Fondazione che dovrà costituirsi. Oggi abbiamo visto molto entusiasmo, ma si troveranno gli investitori?». «E il Ministero - hanno evidenziato Di Giorgi e Nardella - saprà supportare il Comune in questa impresa? Speriamo davvero che tutto vada avanti con convinzione senza ostacoli, o peggio, senza veti incrociati. Proviamo a partire con il piede giusto.
Forse ne saremo capaci se riusciremo a emozionarci per un grande progetto che può contribuire a rendere ancora più interessante e strategica la nostra città».
«Il maestro Zeffirelli, in visita alla commissione, ha lanciato un appello all'amministrazione contro la fretta dimostrata nella realizzazione del nuovo teatro del Maggio a Firenze. Le parole sono state estremamente schiette, come è abitudine del maestro Zeffirelli. Gli amministratori fiorentini facciano tesoro non soltanto degli omaggi materiali del Maestro, ma anche dei suoi consigli».
Lo ha detto il consigliere Giovanni Donzelli (AN-PDL). «Il maestro Zeffirelli - ha aggiunto l'esponente del centrodestra che è anche componente della commissione cultura - ha detto che "non si fa una cialtronata del genere con questa fretta", definendo il progetto "un mostriciattolo che comunque non si farà mai perchè il mondo si ribellerà". Ha raccontato inoltre della cura e l'attenzione con cui ha visto invece progettare e realizzarsi il Metropolitan, spiegando che i progettisti chiamarono per un consulto tutti i maggiori artisti mondiali.
Ha ricordato inoltre l'aneddoto significativo per cui il progetto nel 1962 venne profondamente modificato su richiesta di un artista inglese che fece notare l'eccessiva distanza tra i camerini e il palco scenico». «E' importante realizzare il nuovo teatro - ha concluso Donzelli - ma anche non farsi prendere dalla frenesia di sfruttare i finanziamenti a discapito della qualità e della funzionalità del progetto stesso. L'amministrazione, segua il suggerimento di Zeffirelli e l'esempio del Metropolitan, chiami i più grandi artisti a visionare il progetto e a verificarne la qualità e l'efficienza con chi ha dedicato al teatro la propria vita dimostrando di sapersene occupare».