In programmazione al teatro di Firenze, da martedì 15 a domenica 27 gennaio va in scena MADAMA BUTTERFLY, la "tragedia giapponese in tre atti" di Illica e Giacosa (da J. Long e D. Belasco), che alla 'prima' scaligera del 1904 fu accolta da un solenne fiasco (le cronache parlarono di "grugniti, boati, muggiti, risa, barriti e sghignazzate"!), ma che, considerata dall'autore la sua opera più moderna, è poi diventata uno dei melodrammi più eseguiti in assoluto al mondo, capace di commuovere le platee di ogni Paese con la storia della piccola Cio-Cio-San, suicida perchè sposata per gioco crudele, illusa, resa madre e abbandonata dallo spregevole yankee Pinkerton.
L'allestimento presentato è quello che porta la prestigiosa firma per regia, scene e costumi di PIER LUGI SAMARITANI, un vero evergreen del Maggio, quasi trentennale: fu infatti ideato nel 1979, e sarà questa la quinta volta che le delicate e tradizionali atmosfere ideate da Samaritani, e qui riprese da Gianfranco Ventura, si ricreano al Teatro Comunale.
Sul podio ROBERTO RIZZI BRIGNOLI, giovane milanese approdato alla Scala con Gavazzeni e poi assistente di Muti, attualmente Direttore Principale del Teatro Municipal di Santiago del Cile, che proprio con un altro titolo pucciniano, Boheme, esordì con successo al Maggio nel 2001.
Ma in questa edizione il punto di maggiore attrazione per i melomani è costituito dal doppio debutto di entrambe le protagoniste che si alterneranno nel ruolo di Butterfly nelle nove recite programmate, PATRICIA RACETTE e AMARILLI NIZZA.
La prima, nativa del New Hampshire, avviata agli studi di musica jazz, si è poi affermata sia come interprete pucciniana che in un vastissimo repertorio che va da Verdi a Wagner, da Rossini a Britten con direttori come Ozawa, Levine, Conlon; la seconda, nata a Milano e discendente da una famiglia di cantanti da generazioni (è pronipote del soprano fiorentino Medea Mei Figner, per la quale Cajkovskij scrisse La dama di picche), è artista già affermata sui palcoscenici e nei festival di tutto il mondo, con interpretazioni dirette da Maestri quali Oren, Gelmetti, Zeffirelli, Pizzi, e unisce lo studio costante di nuovi ruoli alla passione sportiva - in particolare equitazione e karate - e all'attività di testimonial per stilisti di moda.
Accanto a loro, le due Suzuki incarnate da Francesca Franci e Renata Lamanda, i due Pinkerton di Stefano Secco e Aquiles Machado, gli Sharpless di Marco Di Felice e Angel Odena, e poi Mario Bolognesi, Raffaella Ambrosino, Giovanni Bellavia, Francesco Palmieri, Paolo Pecchioli, Luciano Roberti.
In via di esaurimento la disponibilità di posti: pressochè sold out le due pomeridiane domenicali, restano ancora possibilità per le recite del 22 e 25 gennaio.
giovedì, 21 novembre 2024 - 15:55