di Francesca Calonaci
Firenze- «Dalle analisi più accreditate, la Toscana si pone di fronte agli obiettivi di Lisbona e Göteborg che riguardano la costruzione della Società dell’informazione e dell'Economia della conoscenza come una ‘regione di mezzo’, che ha però ben chiaro, aggiungo subito, l'obiettivo di rafforzare il suo ruolo in Europa puntando a posizioni di eccellenza.» Così questa mattina, al Convitto della Calza, il vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, ha salutato gli intervenuti al convegno “Crescita e innovazione: le sfide per le imprese toscane”, organizzato da Il Sole 24 Ore e da Aria, l'unico operatore italiano che distribuisce servizi attraverso tecnologie WiMax, che consentono l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga.
«Dopo oltre dieci anni di lavoro – ha pros eguito il vicepresidente – la Toscana ha oggi un’infrastruttura tecnologica che, a fine 2009, coprirà l’intero territorio regionale, con servizi standardizzati, economicamente sostenibile e una diffusione di applicazioni per PA, cittadini e imprese che la renderà un modello per il sistema-Paese.
A questo si aggiunge un discreto grado di diffusione informatica nelle famiglie, un interesse crescente da parte delle imprese e delle professioni, un’esperienza unica in Europa che affianca all’infrastruttura fisica della rete la network community della Rete telematica regionale (RTRT), riconosciuta dalla legge regionale del 2004, la prima approvata in Italia sulla Società dell’informazione, come vero motore dell’innovazione».
La Regione Toscana ha compreso la centralità delle politiche sulla società dell’informazione fin dal dal 1997, con la realizzazione, appunto, del progetto RTRT, con la &ldquo ;messa in rete” di tutta la PA toscana, grazie alle ampie risorse destinate all'ICT.
Oltre 60 milioni di euro, ed ulteriori 12 milioni di euro fino al 2013 sono stati stanziati per lo sviluppo infrastrutturale; per il potenziamento delle piattaforme di cooperazione applicativa e sicurezza sono stati impiegati 15 milioni di euro, mentre allo sviluppo delle capacità della PA locale di programmazione e realizzazione di servizi efficienti, sicuri e interoperabili sono stati destinati oltre 3 milioni di euro nel 2006-2007, e nuovi stanziamenti di 7.771.000 euro nel 2008. Complessivamente, inoltre, l’investimento regionale ad oggi stanziato per il supporto di processi innovativi con l’impiego di ICT nell’area scolastica è pari ad oltre 300.000 Euro (ma oltre 2,9 milioni di euro sono a ciò destinati su fondi FAS), mentre nell'area della giustizia, attraverso la ‘cancelleria telematica’ e la messa in opera di una ‘ba nca dati delle sentenze’, ad oggi abbiamo 6 tribunali su 10 e oltre 8000 avvocati su 10.000 che possono operare direttamente ‘da casa’, consultando dal PC le sentenze ed utilizzando la ‘forma digitale’ per velocizzare i processi.
Un percorso che denota come la Regione Toscana abbia accettato la sfida dell’innovazione, e riconosciuto, tenuto conto delle profonde radici che legano governo regionale e territori, l’esistenza di un nuovo “diritto di cittadinanza” (cittadinanza digitale) dei toscani, individuando concrete disposizioni per favorire la crescita dei servizi e del tessuto economico. «E' evidente – ha detto ancora Gelli - come la standardizzazione delle infrastrutture e dei servizi abbia permesso alla Toscana di divenire un vero e proprio ‘nodo’ del sistema nazionale di connettività (nel Sistema di pubblica connettività europea, SPC) e di procedere sulla strada della semplificazione, con evidenti guadagni nel rapporto tra PA, cittadini e imprese.»