Da qualche giorno era stata segnalata la presenza sospetta di una Punto di colore azzurro avio, che, ad intervalli regolari e sempre verso l'ora di pranzo, arrivava nei pressi del supermercato COOP di via Settembrini, faceva dei giri, si piazzava in un angolo appartato. Di lì a poco, quasi rispettando un copione prestabilito, iniziava il passaggio di ciclomotori ed auto, che si fermavano vicino alla Punto, per poi ripartire.
Il comandante della Stazione carabinieri di Ardenza ha deciso di vederci chiaro e ha organizzato un servizio di osservazione, con personale in borghese.
Erano passate da poco le 14 del 5 febbraio, quando i militari, visto arrivare un giovane su un ciclomotore, intuito che si trattava di compravendita di stupefacenti, hanno deciso di passare all'azione. L'uomo alla guida della Punto, un operaio livornese 51enne già noto per precedenti specifici, è stato trovato in possesso di 40 grammi di eroina, che si apprestava a cedere ad un tossicodipendente 50enne di Livorno. Mentre era in atto questo controllo, il cellulare dello spacciatore ha iniziato a squillare; un militare ha risposto e l'interlocutore gli ha chiesto senza esitazioni né mezzi termini se la roba fosse pronta.
Il carabiniere, con tono scherzoso, ha risposto che il negozio era chiuso perché i carabinieri avevano arrestato il venditore.
L'acquirente, pensando di avere a che fare con l'interessato in vena di scherzi, dopo averlo quasi rimproverato per la mancanza di serietà, ha aggiunto che sarebbe arrivato di lì a poco. Puntuale come un cronometro, dopo pochissimi minuti è arrivato e si è diretto subito alla Punto, chiedendo di acquistare la roba al militare seduto all'interno. Quest'ultimo, per troncare la discussione, si è qualificato come tale, ma il testardo acquirente, un operaio 37enne di Venturina, non voleva sentire ragioni e, sicuro di avere a che fare con uno spacciatore buontempone, insisteva per avere la droga.
Si è convinto di avere a che fare con carabinieri veri solo dopo che questi gli hanno mostrato le proprie tessere di riconoscimento. Nel frattempo, dopo aver perquisito l'auto del venditore, il controllo è stato esteso all'abitazione, dove, oltre all'ormai canonico necessaire per il confezionamento e circa 1900 euro, sono stati trovati altri 130 grammi di eroina, già pronti per essere venduti.
Lo spacciatore è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio, i suoi clienti segnalati alla Prefettura come consumatori.