Firenze– “E’ intollerabile che il 14 dicembre non entri in vigore lo sviluppo di Memorario. C’erano le condizioni per programmare i nuovi servizi e farli partire secondo le previsioni anche in Versilia, sulla Pontremolese e sulla nuova linea Empoli-Firenze. Non è stato fatto: questa per noi è una lesione nelle relazioni fra Regione e azienda e non resterà senza conseguenze. Trenitalia sarà penalizzata. Ci saranno ripercussioni nei futuri contratti di servizio”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Conti, intervenendo nella seduta aperta della commissione Territorio e ambiente sul trasporto ferroviario, alla presenza del direttore della Divisione Trasporti regionale di Trenitalia, Gancarlo Laguzzi, con il direttore dei Rapporti istituzionali Alberto Scattone ed il responsabile per la Toscana, Francesco Cioffi, e dei sindacati di categoria.
Un incontro dal quale sono emerse “luci ed ombre”, sintetizza il presidente della commissione, Erasmo D’Angelis: “La Toscana è da cent’anni una regione strategica per il trasporto ferroviario. Abbiamo alle spalle una storia fatta di ricerca, competenze, investimenti. Anche oggi i passeggeri continuano ad aumentare, nonostante i disagi: la Toscana ha sempre più voglia di treno e va ascoltata, i servizi vanno garantiti e potenziati – afferma D’Angelis - Portare 500 mila toscani in treno nel 2013: questo è il nostro obiettivo”.
Proprio per la storia, il numero di addetti (7.000 di cui 4.000 a Firenze) e le professionalità presenti in Toscana, dall’incontro è venuto anche un forte appello per il mantenimento a Firenze della sede dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, con la richiesta da parte dei sindacati che le istituzioni si facciano carico di trovare per l’Agenzia una sede all’altezza della situazione. Anche il direttore Laguzzi, sottolineando che l’Agenzia è un ente indipendente che ha il compito di controllare Trenitalia, e che quindi l’azienda non ha competenze dirette su questo, ha suggerito che proprio la presenza di notevoli professionalità in loco dovrebbe consigliare di mantenere la sede a Firenze.
Sulla questione di Memorario e più in generale sui trasporti regionali, Laguzzi ha affermato: “Per i servizi regionali, il trasferimento delle prime risorse dallo Stato nel 2001 prevedeva anche la copertura degli incrementi dovuti all’inflazione. Costi che invece sono stati sostenuti interamente da Trenitalia, e che ammontano ad oggi a circa 40 milioni solo per la Toscana. Abbiamo risorse scarse, una cifra che non corrisponde al costo dei servizi, insufficiente per i prossimi tre anni”. “In questa regione – ha continuato – Memorario ha avuto il grande merito di anticipare i tempi, per cui l’incremento qualitativo e quantitativo dell’Alta Velocità si implementerà su un servizio di carattere regionale fortemente sviluppato, consentendo le migliori sinergie fra trasporto regionale e lunga percorrenza”.
Dai sindacati, accanto all’attenzione per la questione dell’Agenzia, è stata espressa una preoccupazione più generale per le ricadute dei cambiamenti introdotti con l’Alta Velocità sull’occupazione, e qualche dubbio sull’effettiva utilità dell’Alta Velocità per i viaggiatori, in gran parte pendolari.
Numerose le domande e le osservazione dei consiglieri regionali presenti. Andrea Agresti (An-PdL), vicepresidente della commissione, ha sottolineato l’esigenza di garantire e aumentare i treni sulla linea tirrenica, raccogliendo su questo anche il sostegno dlel’assessore Conti. Bruna Giovannini (Pd) e Luca Titoni (Udc) hanno messo l’accento sulla necessità di mantenere alta l’attenzione anche per il futuro, in particolare sulla situazione dei pendolari e sulle condizioni dei treni locali.