Presto il parco eolico di Poggi Alti a Scansano verrà nuovamente dotato dell'autorizzazione al funzionamento. Sarà il settore miniere ed energia della Regione ad emettere a breve un decreto in tal senso. Lo ha deciso all'unanimità la conferenza dei servizi, riunita per esaminare l'istanza presentata nel settembre scorso dalla società che gestisce l'impianto. Alla riunione dell'organismo hanno inizialmente preso parte anche il rappresentante della società Parco Eolico Poggi Alti srl e il legale delle tre società del gruppo Biondi Santi e dello stesso imprenditore vinicolo Iacopo Biondi Santi.
L'autorizzazione a sanatoria dell’impianto, a norma dell’articolo 21 della legge regionale 39 del 2005, ribadirà le prescrizioni già contenute nel decreto 6018 del 2008 di esclusione dalla procedura di valutazione di i mpatto ambientale, nonché quelle contenute nelle precedenti autorizzazioni alla costruzione e all'esercizio, rilasciate dalla Provincia di Grosseto. «Il giudice amministrativo – spiega l'assessore regionale all'energia, Anna Rita Bramerini - ha lasciato alla Regione il compito di esercitare nuovamente il potere amministrativo, tenendo conto dei vincoli che derivano dalla sentenza.
La procedura seguita dagli uffici regionali ha tenuto conto dei rilievi del giudice. Il parere favorevole espresso conferenza dei servizi permetterà la ripresa della produzione di energia rinnovabile, in linea con le indicazioni del Piano energetico regionale».
Alla conferenza dei servizi, oltre alla Regione Toscana, hanno partecipato il Comune di Scansano, la Provincia di Grosseto, la Comunità Montana Colline del Fiora, la Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici di Siena e Grosseto e l'Arpat di Grosseto.
«La nuova autorizzazione – afferma il sindaco di Scansano Marzio Flavio Morini, neopresidente della commissione ambiente dell'Anci nazionale - giunge alla fine di un iter lungo e travagliato e di un dibattito che ha coinvolto tutto il territorio nazionale.
L'aspetto più rilevante è il mantenimento del parco e la sua rimessa in funzione. Non ci sono vincitori o vinti, semplicemente una struttura realizzata per produrre naturalmente energia, che può continuare a funzionare. Mi auguro che la nuova autorizzazione ponga fine alla vicenda e costituisca una solida base per la realizzazione dei parchi eolici in Italia. Auspico che le linee guida sull'eolico che il ministero dell'ambiente sta redigendo forniscano indicazioni semplici chiare e territorialmente universali per eliminare vicende lunghe e complesse come quella del parco eolico di Scansano».
Il parere favorevole è stato possibile grazie al monitoraggio sull'avifauna effettuato nel frattempo dalla società che gestisce l'impianto, con il controllo e la supervisione della Provincia di Grosseto e dallo studio integrativo condotto dalla società Poggi Alti circa l'impatto del parco eolico sull'habitat dell'avifauna.
L'impianto è risultato inoltre conforme alle normative vigenti, tale da non pregiudicare la salute pubblica e realizzato secondo le previsioni dettate dalla Provincia di Grosseto. Nel giugno del 2007, in seguito ad un ricorso presentato da Biondi Santi, il Tribunale amministrativo della Toscana aveva annullato il decreto regionale che escludeva la procedura di valutazione di impatto ambientale e l'autorizzazione della Provincia di Grosseto a realizzare l'impianto. Nel maggio 2008 il Consiglio di Stato aveva, con motivazioni diverse, confermato l'annullamento del decreto regionale e l'autorizzazione provinciale.
Alla sentenza era seguita una diffida, indirizzata dai legali di Biondi Santi alla Regione, per la rimozione dell'impianto. La Regione inve ce aveva ritenuto che l’esecuzione della sentenza non richiedesse la demolizione dell’opera e il giudice amministrativo, in base al principio di riserva della funzione, ha lasciato alla Regione il compito di riesercitare il potere amministrativo, tenendo conto dei vincoli che scaturivano dalla pronuncia giurisdizionale. Di qui il via libera alla ripresa dell'attività delle pale da parte della conferenza dei servizi.
Tiziano Carradori