Firenze, 12 Gennaio 2009- Un deciso passo avanti per il piano di risanamento acustico degli edifici nei pressi dell'aeroporto Vespucci. Da oggi sono iniziati i sopralluoghi dei tecnici della società Modulo Uno che ha ricevuto l'incarico da parte di AdF di identificare gli edifici interessati dal risanamento, le tipologie di intervento e la quota di rumore derivante dall'aeroporto. Si tratta di una sessantina di edifici che sorgono nelle aree in cui è stimato o è stato rilevato il superamento dei limiti di rumorosità: le strade interessate sono via di Cammori, via Pistoiese, via San Bonaventura, via Cocco, via Agio, via di Brozzi e via della Saggina per un totale di oltre 200 famiglie.
Tutti i nuclei familiari hanno ricevuto nelle settimane scorse una lettera con cui l'Amministrazione comunale chiedeva loro di far entrare i tecnici per i sopralluoghi. In concreto questi effettueranno misurazioni fonometriche e verificheranno lo stato degli infissi e dei tetti. Nel caso in cui dalla rilevazione emerga l'effettivo superamento dei limiti di rumorosità a causa del rumore proveniente dall'aeroporto, sarà definito per ogni alloggio un piano di risanamento che consisterà essenzialmente in interventi di mitigazione acustica (come l'installazione di serramenti che consentano un miglior isolamento oppure la posa di coperture isolanti) a carico di AdF.
«E' da salutare positivamente l'annunciato avvio delle operazioni di monitoraggio per quantificare e realizzare le opere di tutela passiva dal rumore aeroportuale (doppi vetri, infissi, pannelli fonoassorbenti e via dicendo) presso gli abitati di Peretola, Petriolo e Quaracchi, purché si tratti del primo passo di un'azione più complessiva di gestione e contenimento del problema che ponga al centro la salute dei residenti della zona».
Questo il commento di Antongiulio Barbaro, consigliere comunale PD, alla notizia di avvio delle procedure di attuazione del Piano di risanamento acustico dell'aeroporto Vespucci. «Tale attività costituisce oggi un atto dovuto, in ossequio alla normativa nazionale sul rumore, grazie al fatto che è vigente da tempo la classificazione acustica dell'intorno aeroportuale che ha fissato i limiti al rumore, e che successivamente è stato confermato dalle misure effettuate da ARPAT che tali limiti sono ancora superati - ha aggiunto Barbaro - tutte azioni fortemente volute dal Consiglio comunale fin dal 2000, che hanno visto la collaborazione di tutti gli enti preposti, in particolare ENAC e ENAV».
«Tuttavia, la doverosa installazione di tutele passive presso gli edifici posti nell'intorno aeroportuale non può e non deve escludere la verifica e l'attuazione delle misure attive - ha proseguito Barbaro - si tratta cioè di agire anche sulla sorgente, cioè sugli aeromobili. In particolare ottimizzando le rotte e le procedure antirumore, nonché di sanzionando con rigore le violazioni delle procedure compiute da non pochi piloti». «A parte il fatto che è la stessa normativa sul rumore aeroportuale a chiedere interventi passivi e attivi - ha continuato Barbaro - si tratta di esaminare e attuare le azioni proposte più volte dal Consiglio comunale, come nell'ultima mozione 367 del 17 novembre 2008 "Inquinamento acustico e ambientale causato dall'aeroporto Amerigo Vespucci".
La mozione è già stata trasmessa alla direzione territoriale di ENAC, che presiede la commissione sul rumore aeroportuale cui compete la valutazione delle misure più opportune. Chiedo perciò che la commissione sia convocata entro aprile per proseguire il confronto tecnico sul Piano di risanamento acustico, includendo anche le doverose azioni di riduzione del rumore alla sorgente» ha concluso il consigliere del Pd.