30 milioni di euro di risarcimento ai militari colpiti, e spesso uccisi, dalle nanoparticelle inalate a causa dell'uranio impoverito utilizzato durante la guerra dei Balcani. Lo ha deciso il ministro della difesa Ignazio La Russa sancendo così, una volta per tutte, la reale pericolosità di questi "proiettili invisibili che uccidono anche in modo ritardato", come definisce le nanoparticelle la scienziata Antonietta M. Gatti dell'Università di Modena cui si deve la ricerca alla base del provvedimento risarcitorio.
Tra i militari risarciti con mezzo milione di euro, grazie ad una 'storica sentenza, il 17 dicembre 2008, del Tribunale di Firenze che obbliga il Ministero della Difesa a risarcire con la somma di 545mila a Gianbattista Marica, ammalatosi di tumore durante la missione Ibis in Somalia. Nel provvedimento giudiziario viene affermata l'esistenza di un nesso di causalita' tra il Linfoma di Hodgkin (la malattia riportata dal militare, ora in fase di ''remissione definitiva'') e l'esposizione all'uranio impoverito.
Unaltracittà/Unaltromondo ribadisce la contrarietà alla costruzione di un nuovo inceneritore nella Piana, come indicato dal programma della coalizione che vede Il PD e i suoi alleati candidarsi per la guida del Comune di Firenze.
E' infatti da irresposnsabili perseverare nel proporre la politica letale dei termovalorizzatori quando esistono delle soluzioni a tossicità zero, per una corretta e moderna gestione dei rifiuti.