Firenze, 10 Gennaio 2009- Il Partito democratico di Firenze da mesi vive discussioni animate. Il Consiglio comunale è di fatto ostaggio delle lotte interne alla maggioranza. Domenici lo ribadisce oggi nella lettera inviata ai capigruppo: "ritengo che in questo momento il dibattito politico cittadino in vista delle prossime elezioni amministrative condizioni totalmente il confronto e l'attività del Consiglio Comunale, le cui sedute sono diventate occasione per iniziative strumentali e propagandistiche promosse, pressoché esclusivamente, da due minoranze assembleari in grado di fare molto rumore ma del tutto incapaci di avanzare, come quasi sempre è accaduto in questi anni, proposte concrete e iniziative costruttive.
In questa situazione, promuovere una riunione di maggioranza può servire soltanto se fra le forze politiche e i gruppi consiliari che la compongono sia intervenuto un chiarimento tale da permettere di impostare un programma di attività minimo ma significativo per i pochi mesi che ci restano davanti prima dello scioglimento del Consiglio Comunale. Devo anche constatare che l'attuale assenza del vertice politico nel gruppo consiliare del partito di maggioranza relativa, determina un ulteriore problema di non poco conto che sarebbe auspicabile fosse risolto al più presto, anche ai fini dell'impostazione del lavoro di cui sopra.
E' mia intenzione fare il punto della situazione, sotto il profilo dell'attività amministrativa e della sua organizzazione, nella prossima riunione di giunta, del cui esito provvederò ad informarvi puntualmente. Nel frattempo, se il più che auspicabile chiarimento dentro e fra le forze politiche e i gruppi consiliari di maggioranza avrà prodotto, come spero, risultati utili, potremo procedere insieme con molta rapidità alla definizione del programma di attività per i prossimi mesi".
"Gli interessi della collettività sono da tempo subordinati ai conflitti tra esponenti politici della coalizione di maggioranza che da settimane hanno rivolto le loro energie solo a lotte intestine -commenta Ornella De Zordo di Unaltracittà/Unaltromondo- Le stesse primarie, presentate come strumento di partecipazione democratica, sono diventate un ring dove si scontrano interessi personali a scapito dei quelli della città.
E' una politica che conferma l'immagine autoreferenziale e separata dai bisogni reali dei cittadini. Domenici, il cui ruolo dovrebbe essere quello di riportare l'attività amministrativa ai tanti problemi che il consiglio comunale deve affrontare, esaspera questo clima e contribuisce in prima persona alla non governabilità delle istituzioni; non solo non interviene più alle sedute di Consiglio, ma dà la colpa della sua assenza alle opposizioni che fanno semplicemente il loro lavoro. O forse, proprio come Berlusconi, non tollera l'esistenza stessa di un'opposizione? E i suoi alleati cosa hanno da dire in merito?"