Da ora in poi sarà possibile visitare il Giardino Della Gherardesca solo su prenotazione, sempre che la zona della piscina non sia occupata da qualche ospite. Dovrebbe anche essere consentita in qualche occasione la visita all’atrio principale del Palazzo.
In occasione dell’apertura eccezionale dello scorso 14 dicembre, l’afflusso di pubblico è stato notevole e i fiorentini sono stati colpiti da uno spazio verde così esteso e di fatto sconosciuto in pieno centro storico.
"Nonostante lo scintillio d’immagine con cui lo si vuole presentare, quello che è stato fatto al giardino nel suo complesso anche a lavori finiti ci sembra contrasti anche con il concetto di restauro definito nella recente legislazione di tutela del nostro paese -commentano i Comitati dei Cittadini- Il giardino roccioso è stato ripristinato con delimitazioni che non rispettano l’ultimo intervento di restauro operato a cavallo della seconda guerra mondiale da Pietro Porcinai.
L’edera di plastica posta a nascondere i manufatti dei servizi di nuova realizzazione all’interno di uno dei giardini storici più importanti e vincolati rappresenta l’emblema paradigmatico di tutta l’operazione, e anche una offesa gravissima alla grande tradizione di orticoltura e di giardinaggio che dall’Ottocento ha contraddistinto la nostra città e della quale Pietro Porcinai è stato uno dei più grandi interpreti. I volumi tecnici nella zona adiacente al viale Matteotti ricoperti con l’edera di plastica sono stati più volte incrementati durante la costruzione.
Lo scarico merci e gli uffici della società presso il nuovo ingresso di servizio aperto sul viale Matteotti ugualmente ricoperti di fogliame in plastica. La piscina di stile classicheggiante è stata imposta dalla Società di gestione. La sua forma contrasta con l’originario carattere romantico del giardino. Anche il perimetro delle aiuole è stato modificato dall’intervento".