Procede la trasformazione di una tra le più importanti aree verdi del centro storico di Firenze in parco di un “Resort” a 5 stelle. Il Giardino della Gherardesca non è quasi mai stato aperto al pubblico all’epoca in cui era di proprietà della Società Metallurgica Italiana: ancor meno lo sarà adesso.
Nella foto scattata dai Comitati dei Cittadini di Firenze, il nuovo accesso di servizio dell’Hotel nel Viale Matteotti e l’edificio per il carico e lo scarico delle merci appena costruito
La trasformazione ha comportato la costruzione di rilevanti volumi tecnici di superficie e di spazi sotterranei all’interno del Giardino monumentale annesso allo storico Palazzo Scala Della Gherardesca, tra cui: incrementi della superficie utile lorda di 4.072 mq.
pari al 22% della superficie attuale, nuovo accesso dal v. le Matteotti con apertura di una breccia nel muro di cinta ottocentesco, costruzione di nuovi volumi interrati e in superficie per locali tecnici dell’Hotel, realizzazione di una piscina scoperta, centro fitness con ambienti interrati nella parte meridionale del giardino, abbattimento di piante e modifiche del disegno dei vialetti e delle parcelle.
Alla Fortezza da Basso si consolida l'accumulo di funzioni e baraccamenti attorno e all’interno delle mura del Sangallo.
Ciò in attesa della definitiva acquisizione da parte del Comune (per un esborso in gran parte pubblico di 55 milioni di euro) di questo importante monumento rinascimentale da destinarsi, nelle intenzioni della Giunta Domenici, a Polo fieristico. La “struttura temporanea” per la Reception di Pitti immagine è stata demolita, ma ricostruita “com’era e dov’era” in attesa del progetto definitivo di sistemazione dei padiglioni interni affidato all’arch. Francesco Gurrieri. Il padiglione coprirà come sempre la veduta della cortina muraria, proprio a lato dell’ingresso principale della Fortezza.
Ancora un pezzo di giardino della sistemazione a verde progettata da Giuseppe Poggi che viene sottratto ai cittadini. Nel luglio scorso l’inchiesta della Corte dei Conti ha ipotizzato un danno di 11 milioni di euro causati da errori progettuali e dai mancati controlli di Comune e Soprintendenza nei lavori compiuti dal 2003 in poi per il sottopasso di viale Strozzi e per il parcheggio della Fortezza.