Dopo il naturale momento di autentico smarrimento, di fronte allo spettacolo della piena dell’Arno e dell’impeto delle acque di quello stesso fiume che per 8 anni era stato il protagonista e la chiave del successo di questa manifestazione,la macchina organizzativa ha sapientemente reagito con la ferma determinazione di individuare e mettere in essere una soluzione alternativa. Mai forse come in questo caso il lavoro di squadra ha avuto effetti sorprendenti. Mediavip, società torinese specializzata nell’organizzazione degli eventi, da sempre alla regia del Ponte Vecchio Challenge, insieme a Conte of Florence co-organizzatore e title partner, hanno unito le forze e le risorse in termini di idee, uomini ed entusiasmo.
“Prima di premiare il vincitore 2008 – hanno annunciato durante la cerimonia di premiazione a Palagio di Parte Guelfa Romano Boretti, presidente di Conte of Florence e Michele Costantino, presidente e amministratore delegato di Mediavip – vogliamo esprimere un doveroso ringraziamento a quelli che abbiamo definito i 4 angeli del Ponte Vecchio, ovvero le persone alle quali si deve la riuscita dell’evento nonostante i gravi problemi causati dall’Arno: Giuseppe Cavallarin, Teo Ferri, Gianromano Boretti e Massimiliano Morandini.
Per loro il sentito applauso della Sala del Brunelleschi riempita a festa come forse mai prima d’ora durante la premiazione. “Per cause di forza maggiore – hanno concluso – abbiamo creato un evento un po’ diverso grazie a uno staff di persone straordinarie”. Così nella notte del 12 dicembre si sono concluse le operazioni per la posa in opera di una rete sospesa orizzontalmente sull’Arno: una soluzione che da sabato mattina ha permesso di riprendere il programma originale della competizione.
“Ancora una volta, siamo riusciti a trasformare un fattore negativo in un evento positivo” ha commentato Romano Boretti.
La Gara
Oltre al green sospeso sull’Arno sono stati individuati due ulteriori target sull’area antistante il Circolo Canottieri Firenze che l’Arno aveva intanto restituito. Variato, naturalmente, il regolamento: i professionisti hanno giocato due palle a testa per un totale di 10 colpi.
Ai due green a terra, posizionati a 103 e 110 metri, è stato attribuito un valore di 2 e 3 punti rispettivamente, mentre la alla rete, a 112 metri, quello di 6 punti.
Unico obbligo per i giocatori quello di giocare almeno 2 delle 10 palline sui green di terra, decisamente difficili per le loro dimensioni ridotte.
I primi a salire sui nuovissimi tee all’ombra del corridoio vasariano sono stati Julien Clément (Svizzera), David Frost (Sud Africa), Shiv Kapur (Emirati Arabi), Jan-Are Larsen (Norvegia), Tom Lehman (Stati Uniti). Il novergese ha vinto il girone con 21 punti in un crescendo nel finale. Nel quarto turno di gioco Larsen ha centrato la rete con entrambe le palline ipotecando la vittoria e mettendo pressione agli avversari che si sono trovati a dover rincorrere.
Il secondo girone ha visto competere Tiago Cruz (Portogallo), Eamonn Darcy (Irlanda), Robert Karlsson (Svezia), Diana Luna (Monaco).
Cruz ha messo subito le cose in chiaro centrando ben cinque dei primi sei green, vincendo il round robin. Anche gli altri giocatori hanno dato il meglio con Darcy qualificato con 21 punti e Diana Luna e Robert Karlsson a contendersi un posto in un play off fratricida tutto marcato Conte of Florence con l’italiana, che quest’anno rappresenta Monaco per la presenza di Costantino Rocca, che ha prevalso.
Il terzo girone è stato il più combattuto. Marcus Brier (Austria), Gaurav Ghei (India), Costantino Rocca (Italia), Sven Strüver (Germania) e Sam Torrance (Scozia) sono stati protagonisti di uno spettacolo avvincente.
Sam Torrance, scozzese e ex capitano di Ryder Cup, ha realizzato un record che potrà solo essere eguagliato centrando tutti e dieci i green per un totale di 54 punti. “Non è molto difficile – ha dichiarato scherzando Torrance – questo sarebbe stato un giro in 55 colpi!” Markus Brier e Costantino Rocca hanno totalizzato 30 punti e si sono qualificati per i match play, così come Gaurav Ghei con 24. Costantino Rocca è tornato dopo più di dieci anni al Ponte Vecchio dato che era stato l’artefice della sua nascita: “vedere com’è diventato oggi la manifestazione è incredibile – ha commentato Rocca – il coinvolgimento di grandi campioni, le cene, gli sponsor, tutto contribuisce a dare una splendida immagine di Firenze e del golf italiano nel mondo.”
Stamani, i quarti di finale
Sono stati dei match play avvincenti quelli disputati oggi dal Ponte Vecchio.
I giocatori si sono affrontati tirando 6 palline verso il green allestito a 112 metri di distanza. Molto alto il livello di gioco di tutti i match disputati. Nel primo quarto Sam Torrance ha superato una coriacea Diana Luna per 18 a 24 mentre nel secondo un Tiago Cruz quasi perfetto, tre centri su quattro palline, ha avuto la meglio su Eamonn Darcy. Il norvegese Jan-Are Larsen ha conosciuto una giornata grandiosa andando a vincere il torneo ed estromettendo al primo turno l’acclamatissimo Costantino Rocca, portacolori italiano.
Nell’ultimo quarto Markus Brier ha superato Gaurav Ghei. Appassionanti le semifinali con Markus Brier e Sam Torrance che hanno disputato ben quattro buche di play off in un incontro che nessuno dei due contendenti voleva perdere. Dopo tre centri su sei palline a testa entrambi hanno preso nuovamente il green per tre volte con Torrance che sbagliava il quarto colpo aprendo le porte della finale a Brier. Nell’altra semi finale perfetto il Norvegese Jan-Are Larsen che metteva quattro palle su quattro in green e non dava chances al Portoghese Tiago Cruz.
Anche nella finale Larsen partiva fortissimo con quattro centri su quattro e, dopo aver sbagliato il quinto colpo, coglieva nuovamente il green con il sesto chiudendo di fatto la gara. “Oggi ho giocato molto bene – ha dichiarato un soddisfatto Larsen dopo la vittoria – giocare in due ti consente di prendere il ritmo. Oggi ho giocato un pitching wedge pieno a causa del vento contro e i colpi erano alla giusta distanza.” Il novergese ha centrato ben 11 green su 14 colpi giocati risultando imbattibile.
“L’evento è stato fantastico, Firenze è una città bellissima e l’amore degli addetti ai lavori e gli sponsor per la manifestazione traspare.” Larsen si è aggiudicato la prima moneta di 20.000 euro e lo splendido trofeo della Cristalleria Mario Cioni.
“Abbiamo sposato l’idea nove anni or sono – ha dichiarato al termine della premiazione, Eugenio Giani, Assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Firenze – una scelta vincente al punto che oggi stiamo parlando di una delle manifestazioni più copiate.
Per noi è un punto di riferimento del dicembre fiorentino e così continuerà ad essere negli anni a venire”.
Importantissimo infatti il sostegno avuto dalle istituzioni: la Regione Toscana, la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Federazione Italiana Golf, Toscana Promozione e Apt.
Gli eventi
Invariato invece il programma degli eventi collaterali che quest’anno ha coinvolto non solo il Palagio di Parte Guelfa sede storica del calcio fiorentino, trasformato per l’occasione, in una vera e propria Club House, ma ha potuto contare su una serie di appuntamenti che hanno interessato e animato prestigiose location della Firenze storica e artistica.
Per gli ospiti e i giocatori, infatti sono stati messi a punto una serie di visite: dagli Uffizi, al Castello di Nipozzano; alla tenuta di Tignanello, una cooking class per scoprire i segreti della cucina toscana. Gli ospiti di questa straordinaria edizione hanno avuto la possibilità di scoprire location che abbracciano stili ed epoche che dal recupero industriale giungono alle architetture del 1400.
Da un lato quindi la Stazione Leopolda, l’antica stazione ferroviaria fiorentina, recentemente oggetto di intervento di restauro sotto la guida dell’architetto Gae Aulenti.
Dall’altro il palazzo della Gherardesca, il fiore all’occhiello della catena alberghiera Four Seasons.
Alla Leopolda per due giorni ha preso vita lo splendido putting green (150 mq indoor) firmato Brillant8 che ha permesso agli appassionati di disputare gare appassionanti. Qui, il Baglioni Wine Club ha poi animato uno speciale corner di degustazione di alcuni dei vini più blasonati delle cantine toscane.
Sempre qui, Bachini & Bellini, storico e prestigioso catering della manifestazione, ha allestito la cena di benvenuto offerta da Nobile 1942, da tre generazioni simbolo della profumeria d’alta classe, agli ospiti dell’evento.
Quasi seicento persone sedute a tavoli elegantemente imbanditi sono state allietate da uno spettacolo di danza, canto e dalla musica di un’orchestra di 12 elementi. Impossibile resistere: un putting green, un gruppo di campioni di golf… ed è subito gara. In “campo” Lehman, Brier, Rocca, Frost e Clémance. La spunta l’americano che durante la cena sarà premiato con uno splendido gioiello per la scrittura prodotto da Visconti Penne, un esemplare in resina avorio con incisione a scrimshaw.
Al Four Seasons, la serata offerta da Agusta Westland ha avuto tra gli ospiti, i giocatori, giornalisti, le Istituzioni locali, e rappresentanti dell’imprenditoria italiana e internazionale.
Nella splendida cornice del palazzo costruito nel 1472 dall’architetto Giuliano da Sangallo il pianoforte di Beatrice Bartoli ha accompagnato una serata esclusiva nel corso della quale Agusta Westland, nella persona del suo sales and marketing manager Renzo Lunardi, ha non solo sancito la sua collaborazione e partnership al Conte of Florence Approach Championship, (da 3 anni Agusta Westland affianca il suo marchio a quello dell’evento fiorentino) ma ha espresso il plauso all’organizzazione che quest’anno soprattutto ha dato prova di grande solidità ed efficienza.