Firenze, lunedì 5 gennaio 2009 - Ieri pomeriggio si è tenuto in Piazza delle Repubblica, a Firenze, un presidio di denuncia su quanto sta avvenendo in Palestina a seguito dell'inizio dell'attacco di terra da parte dell'esercito israeliano, la cui escalation sta contravvenendo le prese di posizione che stanno arrivando da tutto il mondo per la cessazione immediata dell'aggressione militare e l'avvio di soluzioni di pace condivise. Nel presidio di ieri, promosso dalla Comunità Palestinese in Toscana, dall'Associazione di Amicizia Italo/Palestinese e dal Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra è stato deciso di convocare per stasera, alle ore 21.00, presso la Comunità di Base delle Piagge di don Alessandro Santoro, una riunione cittadina per definire le prossime iniziative e soprattutto le relative modalità di partecipazione: si è parlato della possibilità di una manifestazione regionale il prossimo sabato, 10 gennaio, ma sono da confermare sia la manifestazione sia le eventuali modalità di attuazione.
Alla riunione sarà chiaramente presente anche la comunità palestinese. Questo il volantino diffuso durante il presidio di ieri dal Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra: PER FERMARE IL MASSACRO A GAZA Il Governo israeliano sabato 27 dicembre 2008 ha iniziato un massiccio attacco aereo su Gaza; ieri, 3 gennaio alle 19.30 le truppe di terra sono entrate nel territorio di Gaza, ormai già privo di risorse alimentari, farmaci, carburanti; a quell'ora si contavano già 445 morti, più di 2300 feriti. La tragedia si aggiunge a 2 anni di assedio in cui Gaza è stata tagliata fuori dal resto del mondo creando la più grave crisi umanitaria dall'inizio dell'occupazione israeliana, con il 79,4% della popolazione della striscia sotto la soglia di povertà, ed un tasso di disoccupazione del 45,5%. Il Governo di Israele continua a negare l'esistenza di una emergenza umanitaria a Gaza, mentre i pochi corrispondenti presenti riferiscono della mancanza di ogni bene primario e della impossibilità di soccorso e di assistenza sotto i bombardamenti continui. E' evidente che il vero obiettivo del governo Israeliano è rovesciare il governo di Hamas e nascondere il fatto che Israele preferisce il CONTROLLO alla PACE.
Anche la popolazione israeliana vittima di lanci di razzi è ostaggio del proprio governo, che ha negato ai due popoli un vero processo di pace. Perchè la spirale di violenza si fermi, la comunità internazionale deve rompere il silenzio e agire affinchè Israele fermi gli attacchi militari su Gaza, ponga fine all'assedio e rispetti i diritti umani del popolo palestinese. Che il nostro paese e l'Unione Europea interrompano gli accordi commerciali e militari privilegiati che intrattengono con Israele. Una Terza Intifada nonviolenta è possibile solo se tutti noi sosteniamo la resistenza popolare della società civile palestinese e dei pacifisti israeliani che si oppongono all'occupazione con le manifestazioni, le azioni legali, il disinvestimento e il boicottaggio. Dalle città, che stanno manifestando per chiedere la cessazione dei bombardamenti e dell'invasione sulla città di Gaza, parte la richiesta al Governo nazionale e alle Amministrazioni locali per l'avvio di processi di diplomazia dal basso, attraverso l'invio di osservatori e operatori di pace, di generi alimentari e sanitari a cui sia garantito l'arrivo nella striscia di Gaza. Firenze, 4 gennaio 2009 Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra