Il MUDIS è situato presso il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" (Via G. de' Marignolli 1, Firenze). Nella sede del Liceo, infatti, su un'area di più di 2000 m2 è ospitata forse la più completa, sicuramente una fra le più importanti collezioni didattico-scientifiche di Firenze: avviata nel 1923 grazie alle donazioni fatte dai vari Gabinetti di Fisica e Storia Naturale all'allora "neonato" Liceo Scientifico ed arricchita negli anni dai vari Conservatori che si sono succeduti (la prof.ssa Angela Zoli, il prof.
Umberto Zingoni e, dal 2003, il prof. Alessandro Fei), è stata recentemente restaurata e riordinata.
Il MUDIS conserva reperti botanici, modelli microscopici di tessuti vegetali, una ricca collezione istologica, preziosissimi modelli macroscopici di fiori e piante, scatole entomologiche di coleotteri e farfalle, reperti ossei umani (tra cui tre scheletri completi), animali ed organi in formalina, modelli in gesso e plastica del corpo umano, strumenti per esperienze di fisiologia umana, conchiglie mediterranee e tropicali, madrepore, minerali, modelli di cristalli, strumenti per lo studio delle rocce e dei minerali, reperti paleontologici, strumenti scientifici antichi e moderni per la didattica della fisica, animali impagliati, due acquari con pesci tropicali e mediterranei d'acqua dolce ed infine uno splendido diorama della fauna appenninica, per un totale di circa 4000 reperti.
In sostanza possiamo dire che il MUDIS è l'archetipo del museo didattico-scientifico scolastico ; le collezioni degli altri licei "storici" fiorentini non possono competere né come numero di reperti né come varietà di collezioni con esso; inoltre i campioni sono conservati nelle loro vetrine originali.
Si nota come il MUDIS sia l'ottavo museo didattico-scientifico in Italia come numero di reperti ed il primo in Firenze: è motivo d'orgoglio ricordare come rispetto alla Fondazione Scienza e Tecnica il MUDIS abbia più collezioni, anche se meno strumenti scientifici.
Il MUDIS è stato recentemente inserito tra gli Enti che operano nella didattica laboratoriale allo stesso pari dei ben più famosi OpenLab (leggi Università di Firenze), il giardino di Archimede (il Museo della Matematica di Enrico Giusti) e Fondazione Scienza & Tecnica dell'Istituto Salvemini.
Sul Museo si affacciano inoltre tre laboratori ben attrezzati, adatti per effettuare esperienze di chimica, biologia e fisica e tre aule a gradinata attrezzate con postazione Internet e videoproiettore.
La principale attività del MUDIS è il "Museo Aperto", un progetto di didattica interattiva rivolto alla scuola dell'obbligo che si articola su due tipi d'intervento: a) dimostrazioni di laboratorio relative a fenomeni inerenti il mondo delle Scienze fisiche, chimiche e naturali, durante le quali gli studenti ospitati assistono all'esperimento condotto da un docente, da uno o più studenti dei corsi sperimentali di Scienze o di Fisica, o infine da un tecnico di laboratorio; b) effettuazione di semplici esperienze con gli alunni nei laboratori del Liceo, in cui gli studenti ospitati effettuano personalmente, sotto la guida di un docente o di un tecnico di laboratorio, alcuni esperimenti; i partecipanti vengono coadiuvati da uno o più allievi dei corsi sperimentali di Scienze Naturali e di Fisica del Liceo in qualità di tutor d'aula.
In questo modo da una parte si riesce a distruggere quella "quarta parete" che si crea naturalmente in classe tra docente e discente, e dall'altra gli stessi studenti liceali sono più motivati all'apprendimento delle scienze sperimentali. Diversi ex-alunni, inoltre, dopo aver svolto attività di tutoraggio nel Museo Aperto, hanno deciso di approfondire lo studio della didattica scientifica di base, laureandosi in scienze della formazione primaria. Inoltre si realizzano percorsi di scoperta, detti Incontri di avvicinamento alle scienze: Le stanze dello scienziato per i più piccoli (dall'ultimo anno della scuola dell'infanzia ed al secondo anno della scuola primaria): i bambini vengono accompagnati dai tutor nei vari laboratori (da cui il nome ) dove si effettuano esperimenti di ottica, elettrologia, chimica, fisica, biologia etc.; Sperimentando...
per i ragazzi dell'ultimo anno della scuola secondaria di I grado: attraverso la tecnica del problem solving si cerca di indirizzare i giovani verso l'applicazione di un corretto metodo scientifico di indagine.
Da una settimana a questa parte siamo stati inclusi nel prestigioso circuito EduMusei della Regione Toscana in qualità di Museo Didattico.
Quest'anno, in vista del 2009 "Anno internazionale dell'Astronomia" e più in generale "Anno di Galileo" sono stati allestiti dei percorsi interattivi speciali basati sul metodo scientifico: "Terza Zeta" per la scuola secondaria di I grado: un un ciclo di sette incontri pomeridiani nei quali i ragazzi acquisiscono un corretto metodo scientifico raccogliendo dati, proponendo soluzioni ai singoli problemi posti (tecnica del problem solving), effettuano esperimenti di meccanica, elettromagnetismo, chimica e microscopia; inoltre, sempre coadiuvati dai tutor del Liceo, i giovani "discepoli di Galileo" imparano a redigere una corretta relazione scientifica ed una presentazione in Power Point della loro esperienza.
Abbiamo raccolto ben 32 adesioni, divise in due gruppi di 16 ragazzi.
"Esplorando..." per la scuola primaria: un ciclo di due incontri basati sul metodo scientifico in cui i ragazzi verificano sperimentalmente le leggi di Galileo del pendolo, imparando concetti fondamentali quali taratura di uno strumento, riproducibilità della misura, errore di misura, esame scientifico del problema; i ragazzi sono chiamati a costruire pendoli con oggetti che trovano in casa (spago, filo di cotone, filo da lenza, e pesi di vario genere, dalle chiavi ai ninnoli, dai contenitori delle merendine ai cappucci delle penne biro etc.) e verificare attraverso di essi le leggi dell'isocronismo e dell'indipendenza dai materiali utilizzati; per i più grandicelli si arriva perfino a concetti quali proporzionalità diretta, proporzionalità inversa e relazione quadratica (!) fra lunghezza del pendolo e suo periodo.
Abbiamo raccolto più di cento adesioni! In sostanza il MUDIS si sta sempre più affermando come una realtà di primo ordine nella didattica di base per le scuole dell'obbligo.
Il MUDIS opera sul territorio fiorentino ormai da tre anni, riscuotendo notevoli consensi da parte sia degli studenti sia dei docenti e dei dirigenti scolastici. Al momento attuale sono state realizzate più di cento esperienze rivolte a tutti i livelli scolastici, dalla scuola dell'infanzia (4-5 anni) alla secondaria di II grado, coinvolgendo quasi 3000 studenti provenienti da tutta la regione.
Il gioco didattico "Portiamo a casa il topino Johnny", progettato per l'ultimo anno della scuola dell'infanzia e per il primo ciclo della scuola primaria ha vinto il premio "Il giocattolo scientifico 2008" per la sezione hobbisti, ed è stato presentato al Festival della Creatività 2008.
Nel mese di marzo u.s. le attività del MUDIS sono state presentate al Convegno Regionale di Scienze Naturali "Codice Armonico 2008" di Castiglioncello (LI), alla presenza di alcuni fra i più importanti Enti nazionali di didattica delle scienze: il MUDIS è stato segnalato sia per l'innovazione della proposta, che vede salire in cattedra gli studenti stessi, sia per la tipologia molto diversificata di proposte.
Le esperienze realizzate nel MUDIS sono state inoltre presentate alla SSIS-Toscana (16 maggio 2008), allo workshop "La scienza è facile... e divertente" organizzato da ProteoFareSapere (20 ottobre 2008) ed alla "Stazione delle idee 2008" (21 ottobre 2008).