La Toscana ha chiesto lo stato di emergenza nazionale per i danni provocati dal maltempo di questi giorni, specie nelle province di Lucca, Pistoia, Massa e Prato, in Valdichiana, Valtiberina e parzialmente in Valdarno. La quota neve si mantiene piuttosto elevata, attorno ai 1400-1500 metri.
Potrebbero ammontare ad oltre 3 milioni di euro i danni provocati alle opere pubbliche dall’ondata eccezionale di maltempo che ha colpito nelle ultime 36 ore la provincia di Siena, con esclusione dei danni a privati e alle attività produttive.
E’ quanto emerso al termine del tavolo concordato tra Provincia di Siena, Regione Toscana, Unità di crisi della Protezione Civile e Comuni interessati. «Naturalmente – spiega Alessandro Pinciani, assessore alla protezione civile della Provincia di Siena – al momento non siamo in possesso di dati certi. Ciò che è emerso nel tavolo sono stime approssimative che dovranno essere verificate nei prossimi giorni con l’apposita modulistica predisposta dalla Regione Toscana. Ciò che è vero è che numerosi sono stati i danni sul territorio tra opere pubbliche, infrastrutture e danni a privati.
In attesa della quantificazione complessiva dei danni resta comunque il dato positivo di come la macchina operativa attivata con il piano provinciale di protezione civile abbia risposto all’emergenza e di questo non possiamo che ringraziare tutti i soggetti che hanno contribuito al suo funzionamento».
Anche gli autotrasportatori della Toscana sono rimasti prigionieri del maltempo che ha colpito la Liguria nei giorni scorsi. Numerosi tir sono rimasti incolonnati sulle corsie di emergenza non potendo più circolare.
“Una situazione allucinante” così Cna Fita Toscana definisce l’assurda situazione determinatasi a seguito delle ordinanze dei Prefetti di Genova, Savona, Alessandria, Cuneo, ecc., che nei giorni scorsi, in via preventiva, hanno vietato la circolazione ai veicoli superiori alle 7,5 tonnellate . “Ciò che è successo – denuncia Giuseppe Brasini, Presidente Cna Fita Toscana – è stato un vero e proprio sequestro di persona, causato da una gestione superficiale ed approssimativa che lascia sgomenti.” “Per quanto poi riguarda la Liguria – continua Brasini - l'ordinanza è esagerata e mette a nudo le inadempienze e le inefficienze delle società concessionarie autostradali che non sono in grado, a fronte di pedaggi esosi, di garantire la transitabilità a causa delle ben note carenze organizzative e di prevenzione.
La situazione neve in Liguria non è stata così eccezionale da determinare l’emanazione di simili ordinanze”. “Anche sull’Appennino – conclude Brasini –dove potrebbero verificarsi situazioni analoghe, è necessario che i soggetti responsabili dei tronchi autostradali affrontino in modo serio tali emergenze, mettendo in campo tutti gli strumenti previsti per evitare che si verifichino questi episodi”. “L’Italia è l’unico Stato in Europa che permette la chiusura delle autostrade – conclude Brasini – una situazione insostenibile, che non può continuare.
Cna Fita chiede al Governo di risolvere questo problema e, se necessario, si appellerà al Parlamento Europeo”.