11 dicembre 2008- É stata una nottata molto difficile in varie zone della parte meridionale della Toscana. Allagamenti, rischi di tracimazione di vari corsi d'acqua, qualche argine rotto. Le situazioni più delicate in corrispondenza dell'Ombrone grossetano, dell'Albegna, nel tratto aretino del Tevere, in Valtiberina, e nel bacino dell'Arno in Val di Chiana. Le abbondanti piogge hanno messo in ginocchio intere zone tanto da rendere necessaria la richiesta dello stato di emergenza nazionale da parte del presidente della Regione Claudio Martini al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.
In realtà, per attivare le prime risorse e aiuti straordinari in attesa di una risposta a livello nazionale, Martini ieri aveva già attivato la procedura di emergenza regionale. Dopo i danni provocati dal maltempo nei giorni scorsi nella fascia settentrionale, nelle province di Lucca, Pistoia, Massa e Prato, con numerose frazioni isolate e varie strade interrotte, ieri sera è stata la volta delle zone nel sud-est della Regione. Qui le preoccupazioni maggiori riguardano soprattutto le condizioni di molti corsi d'acqua che a causa delle abbondanti precipitazioni hanno innalzato pericolosamente il livello.
Problemi si sono registrati anche lungo la costa e nelle isole, dove il sistema delle infrastrutture costiere è stato pesantemente colpito dalla fine di novembre. Sotto controllo per il momento la situazione dell'Arno, che comunque ha fatto registrare un consistente aumento della portata. Per domani e stasera previsto ancora tempo molto perturbato, con possibilità di forti temporali soprattutto nelle zone meridionali e appenniniche. Sabato la situazione generale dovrebbe migliorare.
Dalle prime ore della mattinata non si registrano precipitazioni sul territorio provinciale.
Alle ore 7.00 il livello idrometrico del fiume Arno ha raggiunto il livello massimo agli Uffizi di m. 3,71. Ora i livelli idrometrici sono in calo ovunque. Non si registrano problemi sulla viabilità. La Sala Operativa della Protezione Civile e il Servizio di Piena della Provincia di Firenze continuano a monitorare la situazione. La linea ferroviaria Roma-Firenze, nodo fondamentale della viabilità su ferro, è parzialmente impraticabile.
Sono stati di nuovo attivati nella mattinata di oggi gli impianti del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina nella Piana.
A seguito delle abbondanti piogge si è infatti resa necessaria l’entrata in funzione delle opere idrauliche del Consorzio, che già erano state attivate lo scorso 5 dicembre per evitare esondazioni dei fossi minori della Piana. In particolare, è in funzione l’impianto idrovoro di Crucignano, che blocca la risalita del Bisenzio nei fossi minori della zona dei Gigli e pompa contemporaneamente le loro acque all’interno del fiume. Sempre per impedire la risalita del Bisenzio, sono state chiuse le paratoie del Fosso Reale, nella frazione di San Donnino (Campi Bisenzio).
In questo caso, le acque del fosso vengono contenute nel suo stesso alveo. Il personale del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina è attivo da stamani su tutto il territorio di competenza per vigilare sulla situazione. A differenza dello scorso 5 dicembre, l’ondata di piena interessa principalmente il fiume Arno. Il livello degli affluenti del Bisenzio e dello stesso fiume (sui quali opera il Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina) dovrebbe dunque restare entro i livelli di guardia.
Le opere consortili sono concepite proprio per gestire le ondate di piena nel bacino del fiume Bisenzio e lungo il reticolo minore di fossi e torrenti che attraversa la Piana. Quando il Bisenzio supera il livello di guardia, la scarsa pendenza del terreno nella Piana spingerebbe le acque del fiume a “risalire” lungo i fossi e i torrenti affluenti, accentuando il rischio di allagamenti. Proprio per evitare questo fenomeno, sono stati appunto creati e vengono periodicamente attivati gli impianti del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina.
Situazioni di criticità nel Senese
Attiva la macchina operativa, situazione in via di normalizzazione in Valdichiana.
Continuano a preoccupare le condizioni meteo. L’unità di crisi della protezione civile provinciale (Provincia di Siena, Prefettura, Vigili del Fuoco, Comitato provinciale del volontariato, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri) si è riunita questa mattina nella Sala operativa della Provincia alle ore 9,30. In questo momento sono in attività gli operatori del Servizio strade della Provincia di Siena della aree interessate (circa 50 persone) per attività di manutenzione della rete stradale di competenza, circa 60 volontari della associazioni appartenenti al coordinamento provinciale del volontariato attivato dalla Provincia, oltre ovviamente ai Vigili del Fuoco, agli operatori delle Comunità Montane Cetona e Amiata Val d’Orcia.
Dopo un giorno e una notte di pioggia ininterrotta, la situazione nel territorio comunale di Torrita di Siena è tornata sotto controllo: le precipitazioni al momento si sono fermate, i canali stanno lentamente defluendo e le cinque famiglie che stanotte erano state evacuate dalle loro abitazioni, in località Salci, sono rientrate nelle loro case.
"Vogliamo rassicurare i cittadini – dichiara Giordano Santoni, sindaco del Comune di Torrita di Siena - che non esiste al momento alcun pericolo. Il servizio di Protezione civile, attraverso il Centro operativo intercomunale di Torrita, Sinalunga e Trequanda, è pienamente operativo; gli interventi che sono stati condotti, durante il giorno e la notte, hanno permesso di ripristinare tutte le situazioni di rischio e, infine, le previsioni meteo per le prossime ore parlano di piogge di minore intensità.
Questo ci fa pensare che la situazione di emergenza dovrebbe rientrare, relativamente a Torrita, nel giro di uno o due giorni".