Firenze, 3 dicembre 2008- In un momento in cui il ruolo dei Parchi è messo in gravemente in discussione a livello nazionale, l'esperienza toscana va rilanciata e può confermarsi come punto di riferimento in Italia per la responsabilizzazione a tutti i livelli degli Enti locali, nel riequilibrio delle politiche territoriali e della conservazione della natura.
È questo che Legambiente si aspetta dalla Toscana: una Regione che ha istituito tra gli anni Settanta e Ottanta i tre Parchi Regionali delle Alpi Apuane, della Maremma e di Migliarino - S.
Rossore – Massaciuccoli, implementando ulteriormente negli ultimi 13 anni le aree protette regionali con l’istituzione di decine di Riserve Naturali e ANPIL.
Secondo Legambiente, infatti, la revisione in corso della legge quadro regionale sulle aree naturali protette (la n. 49 del 1995) deve diventare occasione di rilancio delle politiche di tutela del territorio e di raccordo fra i vari istituti di protezione esistenti: dalla rete Natura 2000 alle Oasi di protezione, dalle Riserve naturali ai Parchi alle ANPIL.
La qualità della revisione della Legge Regionale sarà il tema del convegno organizzato da Legambiente il prossimo venerdì 5 dicembre alle ore 15, ospitato dal Parco Regionale di Migliarino - S.
Rossore – Massaciuccoli presso la Sala Gronchi alle Cascine Vecchie di San Rossore.
L’associazione ambientalista ha invitato a discuterne la Regione Toscana, con l’Assessore Regionale Marco Betti e il Presidente della VI Commissione del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis; i Presidenti dei Parchi Regionali, Federparchi e gli altri Enti Locali e soggetti locali interessati a vario titolo alle aree naturali protette. Previsto anche l’intervento di Renzo Moschini di Legautonomie e dell’On.
Ermete Realacci.
“Vogliamo che il ruolo dei tre Parchi regionali – dichiara Matteo Tollini, Responsabile Regionale Aree Protette di Legambiente Toscana – trovi conferma e rilancio, insieme agli altri istituti regionali di conservazione della natura, come i soggetti d’elezione per una gestione unitaria dei territori da tutelare. Abbiamo scelto il Parco di Migliarino/S. Rossore/Massaciuccoli per ribadirlo: un polmone verde stretto tra le due aree più antropizzate della Toscana: il bacino dell’Arno e la costa settentrionale, con una storia consolidata di collaborazione con le associazioni ambientaliste”.
“In un quadro nazionale che rischia di riportarci indietro – sostiene Antonio Nicoletti, Responsabile Nazionale Aree Protette di Legambiente – la Regione Toscana deve trovare il coraggio di giocare un ruolo di riferimento in Italia per il rilancio del ruolo dei Parchi come laboratori territoriali per la sostenibilità e per la realizzazione delle auspicate Politiche di Sistema, a partire da APE Appennino Parco d’Europa”.