13mila spettatori, 300 accreditati tra registi (50), produttori (20), studenti italiani e stranieri (130), operatori culturali (50), direttori di festival (3), registi ospiti (50) e inoltre 50 giornalisti accreditati. 163 i documentari per un totale di 182 ore di proiezioni. Sono gli incoraggianti dati che registra la 49° edizione del Festival dei Popoli, che si sta concludendo oggi venerdì 21 novembre al Cinema Odeon nell’ambito dei “50 giorni di cinema internazionale”, rassegna cinematografica ideata e coordinata dalla Mediateca Regionale Toscana Film Commission.
“L’edizione 2008 del Festival – ha dichiarato Giorgio Bonsanti, presidente della kermesse fiorentina - ha avuto luogo in un momento particolare nella sua vita lunga quasi mezzo secolo. I numerosi spettatori dimostrano che questa nuova formula al Cinema Odeon coordinata dalla Mediateca Toscana Film Commission è risultata favorevole e positiva. Una rassegna che con la nuova direzione ha offerto un ampio ventaglio di film documentari articolati in diverse sezioni in risposta alle problematiche che maggiormente ci coinvolgono in un mondo sempre più globalizzato.
Inoltre, il bilancio positivo di pubblico consacra il documentario come il principale mezzo di interpretazione della realtà”.
I Vincitori
La giuria del Concorso Lungometraggi – composta da Arturo Lavorato (cineasta, Italia), Guo Xiaolu (cineasta, Cina), Carlos Muguiro (critico e direttore di festival, Spagna), Audrius Stonys (cineasta, Lituania), Marie Vermillard (cineasta, Francia) - ha assegnato il premio dei Popoli al miglior Documentario (10.000 euro) a Holunderblüte di Volker Koepp (Germania, 2008).
“Per la qualità dello sguardo – si legge nella nota della giuria - nel rendere poeticamente la relazione intima e sincera tra il cineasta, i personaggi e il paesaggio. Il suo cinema rivela la vita che nasce e continua a creare nuova vita in un luogo dimenticato dalla storia”. Il Premio dei Popoli alla miglior Regia (5.000 euro) al cineasta più innovativo è stato assegnato a Herz Frank per il film Muzigais Meginajums (Perpetual Rehearsal) – (Israele/Lettonia, 2008). La Targa Gian Paolo Paoli per il miglior film etnografico antropologico è andata a La Vie Moderne di Raymond Depardon (Francia, 2008).
“Per l’ininterrotto viaggio cinematografico – si legge nella nota della giuria - verso l’animo umano, alla ricerca della passione vitale e dell’essenza della creazione. Per la libertà e la vitalità espresse nel film e portate avanti lungo l’intero percorso artistico di questo grande maestro”. Inoltre la Giuria ha assegnato le menzioni speciali a Fondamenta delle Convertite di Penelope Bortoluzzi (Italia, 2008) e a L’empreinte di Guillaume Bordier (Francia). Per il Concorso Cortometraggi la giuria composta da studenti dell’Università di Firenze e della Lorenzo de’ Medici ha assegnato il Premio Lorenzo de’ Medici al Miglior Film (2.500 euro) a La favola del pennello di Andreas Kassel (Svezia, 2008).
Premi Collaterali
La Giuria della Fondazione Ente dello Spettacolo ha assegnato i seguenti premi alla distribuzione (il premio consiste nella diffusione su circa settanta cinema in Italia): La vie moderne di Raymond Depardon (Francia, 2008) e Renè di Helena Trestikova (Repubblica Ceca, 2008).
Menzioni speciali a La Forteresse di Fernard Melgar (Svizzera, 2008), L'empreinte di Guillaume Bordier (Francia, 2008) e Must read after my dead di Morgan Dews (USA, 2008). La Giuria del Premio “Ucca – Venti Città” (Unione Circoli Cinematografici Arci) ha assegnato ex-aequo alla distribuzione per il Concorso Cortometraggi a Mosh Va Gorbe (Cat and Mouse) di Bijan Zamanpira e Nahid Ghobadi (Iran, 2008) e a La Favola del Pennello di Andreas Kassel (Svezia, 2008). I vincitori avranno l’opportunità di essere proiettati nei circoli del cinema dell'Arci di almeno 20 città italiane.